Biglietto unico. I Giovani dem: “Giù le mani dal trasporto pubblico locale”

"Noi stiamo con il sindaco di Milano e i pendolari".

Biglietto unico. I Giovani dem: “Giù le mani dal trasporto pubblico locale”
Pubblicato:
Aggiornato:

Continua a imperversare il dibattito sul biglietto unico e la tariffazione integrata del trasporto pubblico locale. Dopo lo stop imposto da Regione prima di Natale e la lettera di 97 sindaci dell’hinterland che chiedevano al governatore Attilio Fontana, la questione è al centro della discussione. A intervenire sono stati anche i Giovani democratici.

“Giù le mani dal trasporto pubblico locale”

Ad attaccare è stato Lorenzo Pacini, segretario regionale dei Gd Lombardia.

“Da una parte una Regione Lombardia a guida Lega, responsabile del disastro Trenord, che non investe, non promuove sconti per le fasce più deboli, non aumenta le corse, non si occupa della sicurezza dei pendolari lombardi. Dall’altra il Comune di Milano, che, insieme ad Atm, investe nel trasporto pubblico locale, propone un piano di integrazione tariffaria per hinterland e province limitrofe. Con il piano di tariffa integrata del Comune di Milano gli abbonamenti mensili aumentano solo di 5 euro, mentre quelli annuali rimangono invariati, così come anche le agevolazioni per under 26, over 65 e Isee sotto 6mila euro. Inoltre con il biglietto unico a 2 euro si potrà viaggiare con lo stesso biglietto in 20 comuni dell’hinterland milanese, che oggi hanno invece tariffe diverse che arrivano fino a 2,5 euro (Assago, Bresso, Cesano, Cormano, Buccinasco, Corsico, Cinisello, Opera, Novate, Cusano, Peschiera Borromeo, Rozzano, San Donato, Segrate, Sesto, Settimo, Vimodrone, Baranzate)”.

Dalla parte del sindaco di Milano

“Ma non finisce qui: per Monza, Arese, Rho e tantissimi altri comuni, l’abbonamento annuale passerebbe da 685 euro di oggi a 552 euro (con 130 euro di risparmio), il mensile da 79 a 60 euro e così via. Invece Regione Lombardia, per mera questione elettorale, non vuole far approvare il piano di integrazione delle tariffe, andando ancora una volta contro pendolari, studenti, lavoratori e cittadini. Noi stiamo dalla parte del sindaco Beppe Sala e di tutti i sindaci, anche di centrodestra, a favore di questo piano per il trasporto pubblico locale. Noi stiamo dalla parte delle migliaia di pendolari, studenti e lavoratori lombardi, che per colpa della campagna elettorale leghista, non possono usufruire di un ingente risparmio e di una semplificazione delle tariffe”.

Seguici sui nostri canali