L'intervento

Bitto dop contraffatto, il Consorzio condivide l’obiettivo del lavoro della Procura

Il Consorzio condanna qualsiasi uso improprio del marchio Dop da parte di soggetti non rispettosi del Disciplinare

Bitto dop contraffatto, il Consorzio condivide l’obiettivo del lavoro della Procura
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Dopo la notizia diffusa oggi, mercoledì 31 maggio 2023, dalla Procura sulle indagini per smascherare eventuali violazioni nella produzione di Bitto Dop, il Consorzio di Tutela Casera e Bitto interviene spiegando di condividere l'obiettivo del lavoro degli investigatori per tutelare una delle eccellenze della filiera agroalimentare valtellinese più apprezzate.

Bitto dop contraffatto, il Consorzio condivide l’obiettivo del lavoro della Procura

Nella nota diffusa dal Consorzio poco fa si legge: "In relazione alle notizie sui controlli effettuati dalla Guardia di Finanza e in attesa di conoscere gli esiti definitivi delle indagini, il Consorzio CTCB - che dal 1995 opera in provincia di Sondrio per difendere l'unicità dei due formaggi Dop valtellinesi e tutelarli da qualsiasi imitazione e promuoverli sul mercato nazionale ed internazionale - tiene a precisare che le eventuali responsabilità dei singoli produttori che dovessero emergere non devono essere assolutamente considerate come rappresentative della filiera produttiva del formaggio Bitto Dop".

E ancora: "Il Consorzio condanna infatti qualsiasi uso improprio del marchio Dop da parte di soggetti non rispettosi del Disciplinare e prende decisamente le distanze da qualunque attività illecita perpetrata ai danni dell’immagine del Consorzio e di tutta la filiera, in quanto non rappresentano il modus operandi e la condotta dei suoi associati".

La nota prosegue: "Per questa ragione il Consorzio condivide l’obiettivo del lavoro della procura e l'attività di controllo preventivo, al fine di preservare la fama e la reputazione della certificazione dop".

Il consorzio ricorda il lavoro dei produttori

La nota si conclude così: "A tale scopo il Consorzio CTCB vuole ricordare il lavoro e l’attenzione dei 165 soci, tra allevatori, produttori e stagionatori, piccole e grandi aziende zootecniche, latterie di paese e moderni caseifici stalle, che con correttezza e diligenza producono una delle eccellenze italiane che dal 1996 hanno conseguito la Dop.

La loro produzione segue ritmi, saperi e regole ben precise dettate dai disciplinari di produzione, a garanzia dell'origine e dell'unicità di questi formaggi".

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