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Bormio 3000: una vasta area bonificata dal rischio valanghe grazie al Soccorso Alpino

Dieci soccorritori del CNSAS, militari del Sagf e l'elisoccorso di Sondrio sono stati coinvolti nell'operazione.

Bormio 3000: una vasta area bonificata dal rischio valanghe grazie al Soccorso Alpino
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Nella giornata di oggi, poco dopo le 13:00, i tecnici del Soccorso Alpino della VII Delegazione Valtellina - Valchiavenna sono intervenuti con tempestività e professionalità per bonificare un'area molto vasta interessata da diversi distacchi nella zona di Bormio 3000. L'intervento è stato reso ancora più complesso dalla presenza di accumuli di neve alti diversi metri sul fondo del vallone.

Bonifica

L'operazione di soccorso è stata coordinata da dieci esperti soccorritori del CNSAS (Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico), ai quali si sono affiancati i militari del Sagf (Soccorso Alpino Guardia di Finanza) e l'elisoccorso di Sondrio dell'AREU (Agenzia Regionale Emergenza Urgenza).

La bonifica, volta a garantire la sicurezza dell'area e individuare possibili persone travolte dalla valanga, ha richiesto l'utilizzo di dispositivi avanzati. Gli operatori hanno impiegato gli apparecchi ARTVA (Apparecchio di Ricerca Travolti in Valanga) e sonde per eseguire un esame approfondito del manto nevoso. Nonostante la complessità dell'intervento, i rilievi hanno fortunatamente dato esito negativo, confermando l'assenza di vittime o persone disperse.

Un contributo fondamentale è arrivato anche dalle unità cinofile presenti sul luogo, composte dai rispettivi conduttori e dai cani addestrati specificamente per questo tipo di operazioni. La loro competenza nell'individuare eventuali persone sepolte sotto la neve è stata di vitale importanza per accelerare le operazioni di soccorso.

È essenziale sottolineare l'importanza della prevenzione in situazioni di pericolo valanghe. La popolazione è fortemente incoraggiata a prestare la massima attenzione alla situazione della neve e a consultare regolarmente i bollettini ufficiali emessi da enti competenti come ARPA Lombardia e AINEVA.

Per chiunque si accinga a intraprendere escursioni in zone montane, si raccomanda la massima responsabilità nella scelta degli itinerari e, in tutti i casi previsti, l'obbligo tassativo di portare con sé l'ARTVA, la pala e la sonda. Questi strumenti rappresentano dispositivi fondamentali per la sicurezza individuale e collettiva, riducendo significativamente i rischi connessi alle attività in ambiente montano.

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