L'emergenza

Case di riposo, la vicinanza dell'Amministrazione provinciale

Moretti auspica l'intervento di Ats e Regione così come chiesto in una lettera dai responsabili delle strutture.

Case di riposo, la vicinanza dell'Amministrazione provinciale
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Il presidente della Provincia Elio Moretti ha espresso vicinanza e solidarietà alle case di riposo che si trovano a vivere l'emergenza Covid-19.

Case di riposo, la nota della Provincia

In una nota diffusa oggi, mercoledì 8 aprile 2020, Moretti scrive:

"Faccio seguito alla lettera a firma di quasi tutte le RSA, RSD e CCS e cure intermedie che operano in provincia di Sondrio, pervenuta ieri e indirizzata ad ATS, ASST, agli Assessori regionali Gallera e Sertori, al Prefetto di Sondrio, ai Sindaci ed ai Presidenti delle Comunità Montane della provincia di Sondrio. Con questa mia nota vorrei esprimere, in qualità di Presidente della Provincia, in nome e per conto anche dei Sindaci dei Comuni e dei Presidenti delle Comunità Montane, la vicinanza e la solidarietà delle istituzioni a queste strutture (comunemente definite Case di Riposo), dove gli ospiti sono persone anziane, mediamente con fragilità e diverse tipologie di non autosufficienza.
Nella lettera vengono messe in risalto le difficoltà che tutte quante stanno attraversando. Tutte a gran voce chiedono “... un intervento urgente da parte di ATS della Montagna in supporto e aiuto nella gestione dell’emergenza Covid-19". 
Siamo consapevoli di quanto ogni struttura, sin da subito, abbia attuato tutte le misure organizzative e le procedure interne per la prevenzione del contagio e la sicurezza degli operatori e le hanno via via aggiornate tenendo conto delle normative, delle disposizioni e delle indicazioni (I.S.S. e O.M.S.) che nel tempo si sono susseguite. Conosciamo altresì le condizioni iniziali con cui hanno dovuto operare già dalle prime avvisaglie della pandemia, quando sia loro che le stesse strutture sanitarie erano disperatamente alla ricerca di D.P.I., di ossigeno, di strumenti diagnostici e, in questo ultimo periodo pure di medici a supporto.
Ci è anche noto come, pur nella complicata e impegnativa gestione emergenziale, siano riuscite ad organizzare egregiamente un’azione di formazione e informazione per il personale. Uomini e donne che, indistintamente, stanno dando un contributo eccezionale, pieno di abnegazione, di impegni psico-fisici fuori misura e di coinvolgimento emotivo non facile da tenere sotto controllo.
Nonostante tutto ciò, la diffusione del virus ha reso difficoltoso il contenimento e, per quanto ci riguarda, riteniamo di dover esprimere tutta la comprensione e il nostro appoggio nei loro confronti, per aver dovuto operare in condizioni veramente difficoltose. Condividiamo la loro preoccupazione circa la probabilità che il virus, ormai entrato nelle strutture, possa divenire, già nei prossimi giorni, non più gestibile con le sole risorse di cui dispongono attualmente e con il personale ormai allo stremo.
A questo grido di dolore, ma soprattutto di aiuto, ci uniamo affinché non solo il grido sia ascoltato, ma affinché ogni Organismo a noi superiore, fra quelli in indirizzo, si adoperi con urgenza nel sollecitare con forza e nel dare risposte concrete al fine di reperire risorse umane e materiali che consentano alle R.S.A., R.S.D. e alle altre strutture di disporre dei mezzi necessari per poter affrontare la situazione emergenziale.
Chiudiamo questa lettera con un sincero GRAZIE a tutto il personale impegnato senza sosta all’interno delle suddette strutture al fianco dei nostri cari".

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