Caso di coronavirus tra i dipendenti della Baker Hughes di Talamaona
Lo comunica l'azienda.
La Baker Hughes, azienda statunitense che opera nel campo dei servizi petroliferi, è stata informata nella tarda serata di domenica 29 marzo, di un caso positivo di Nuovo Coronavirus (COVID-19) tra i propri dipendenti all’interno del sito di Talamona. Il dipendente era in regime di remote working e l’ultimo giorno in azienda è stato lunedì 23 marzo. Attualmente il dipendente si trova in isolamento e ricovero domiciliare.
Caso di coronavirus tra i dipendenti
L’azienda, in costante contatto con il dipendente e la famiglia a cui è vicina, ha provveduto ad informare tempestivamente - nel rispetto della privacy - tutti i dipendenti e fornitori che sono entrati in contatto con il dipendente negli ultimi 14 giorni per permettere loro di mettersi in autoisolamento come misura cautelativa. Sono stati prontamente informati anche i rappresentanti dei lavoratori Baker Hughes tramite una nota stampa fa sapere che ha effettuato, dalle scorse settimane, una serie di ulteriori sanificazioni ordinarie e straordinarie all’interno del sito di Talamona, come parte delle attività proattivamente intraprese dall’azienda fin dall’inizio dell’emergenza Coronavirus. L’ultima sanificazione è stata svolta sabato 28 marzo.
Remote working ove possibile
Sin dalle prime notizie di diffusione del Nuovo Coronavirus in Italia, Baker Hughes ha adottato in modo proattivo una serie di misure per proteggere i propri dipendenti e ridurre al minimo qualsiasi impatto sulle operazioni, con l'obiettivo di mitigare il rischio nei suoi impianti, garantendo al contempo che le proprie operazioni continuino a servire i clienti di tutto il mondo. Sono state introdotte restrizioni per tutti i viaggi non essenziali, nonché altre azioni e misure per rispettare la distanza di sicurezza e limitare gli assembramenti nel luogo di lavoro, incluso l’uso esteso del remote working ove possibile, in linea con le indicazioni del Governo. E’ stato inoltre firmato con tutte le sigle sindacali, il 18 marzo 2020, un accordo integrativo del protocollo nazionale sulla sicurezza negli ambienti di lavoro che copre tutti i siti delle società Nuovo Pignone in Italia, a conferma della convergenza tra azienda e parti sociali. L’accordo recepisce il protocollo del 14 marzo siglato da Governo, parti sociali e associazioni datoriali, per l’attuazione uniforme su tutto il territorio nazionale delle corrette disposizioni previste dal legislatore e dall’Autorità sanitaria per la sicurezza nelle aziende nell’ambito della gestione dell’emergenza Coronavirus (COVID-19).
La salute e la sicurezza di dipendenti, collaboratori, clienti e tutte le parti interessate è una priorità assoluta per Baker Hughes che - conclude - sta monitorando attentamente l'evoluzione della situazione insieme alle autorità sanitarie e implementerà ulteriori misure qualora fossero necessarie.