C'è un quarto contagiato da coronavirus in Valtellina
Sulla stampa internazionale segnalati diversi casi di turisti trovati positivi dopo il ritorno in patria dall'Alta Valle.
C'è una quarta persona contagiata da coronavirus in Valtellina dopo i casi dei tre studenti dell'Agrario di Codogno.
Coronavirus, massimo riserbo sul quarto contagiato
Massimo il riserbo delle autorità locali sulla quarta persona risultata positiva al test. Ufficialmente non è stato reso noto neppure il Comune di residenza, a differenza di quanto era avvenuto in occasione dei tre studenti di Montagna, Gordona e Valdidentro, con quest'ultimo che era l'unico ad essersi ammalato e che a inizio settimana è stato dimesso dall'ospedale di Lecco (LEGGI QUI) dove era stato ricoverato. La conferma della positività di una quarta persona in provincia è arrivata nel tardo pomeriggio di ieri dall'assessore Gallera che aveva anche confermato la positività al teste di Beatrice Stasi, ex direttore generale dell'azienda ospedaliera e dell'Ats della Montagna (LEGGI QUI).
Il caso dei turisti in Alta Valle
Intanto c'è preoccupazione tra i residenti dopo le conferme della positività di tre turisti tedeschi che avevano trascorso le vacanze in Alta Valtellina. La stampa tedesca ha infatti a più riprese lanciato la notizia relativa a tre persone che sono risultate positive al test dopo essere tornate in patria. E c'è poi un quarto caso, che riguarda sempre una turista, rientrata in Lituania dalla Valtellina. Secondo i media tedeschi e lituani, tutti i coinvolti avrebbero trascorso qualche giorno sulla neve a Livigno (LEGGI QUI). Ma non ci sono certezze sul luogo in cui possa essere avvenuto il contagio, esattamente come capitato al turista danese risultato positivo dopo una vacanza in Valmalenco.
Il comunicato di Livigno
Intanto Livigno, località che vive di turismo, ha pubblicato un messaggio sul sito istituzionale livigno.eu nel quale si spiega che "Attualmente la situazione sanitaria è sotto controllo e ad oggi non sono stati registrati casi di contagio da Coronavirus a Livigno. Le autorità sanitarie locali monitorano costantemente la situazione. La sicurezza di turisti e cittadini è la nostra priorità; i provvedimenti presi a livello regionale sono da considerarsi di tipo precauzionale". E per tranquillizzare i turisti è pubblicata anche una cartina che indica espressamente le distanze in linea d'aria tra il Piccolo Tibet e le due zone rosse italiane: 295 chilometri da quella nel Lodigiano e 364 da quella del Veneto.