Tirano

"Contro il covid facciamo come per l’Aids"

Parla la responsabile della Casa Alloggio.

"Contro il covid facciamo come per l’Aids"
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L'opinione.

"Contro il covid facciamo come per l’Aids"

Martedì è stata la Giornata mondiale della lotta all’Aids. Queste le parole della dottoressa Maria Deghi, responsabile della Casa Alloggio per persone in Hiv/Aids di Tirano, dell’Associazione Il Gabbiano. "Quest’anno il tema della Giornata mondiale della lotta contro l’Aids è “Solidarietà globale, responsabilità condivisa”. Anche se l’attenzione mediatica e scientifica è centrata sul covid non dobbiamo dimenticarci dell’Hiv. Noi, Casa alloggio “p. D. M. Turoldo” dell’Associazione Comunità Il Gabbiano Odv, unica Casa per persone in Hiv/Aids della provincia di Sondrio, abbiamo i nostri 12 posti, 10 residenziali e 2 semi-residenziali, costantemente occupati e riceviamo spesso nuove richieste di ingresso e segnalazioni, soprattutto da parte di ospedali e carcere. La trasmissione del virus continua a verificarsi soprattutto tra chi non conosce il proprio stato sierologico. Dal 2017 è aumentato il numero di persone a cui è stata diagnosticata tardivamente l’infezione da Hiv, questo potrebbe esser dovuto ad una bassa percezione del rischio di contrarre l’infezione da Hiv nella popolazione generale. Per questo è necessario implementare ed incoraggiare l’accesso al test".

Numeri

In Italia, nel corso del 2019 sono state effettuate 2.531 nuove diagnosi di infezione da Hiv, l’incidenza più elevata si riscontra nella fascia di età tra i 25 e i 29 anni. Nel 2019, sono stati diagnosticati 571 nuovi casi di Aids. L’incidenza di Aids è in costante diminuzione, ma i numeri sono ancora elevati. La Regione che nel 2019 ha segnalato il maggior numero di nuovi casi è stata la Lombardia. "Dall’inizio dell’epidemia nel nostro paese (1982) a oggi sono stati segnalati 71.204 casi di Aids. Le misure necessarie per affrontare l’attuale epidemia di Sars COV-2 possono prendere riferimento dall’esperienza maturata con l’epidemia da Hiv negli ultimi 30 anni, durante i quali sono emersi aspetti importanti quali: promozione della partecipazione attiva, necessità di rispettare le diversità e i diritti della popolazione e di prevenire disuguaglianze nell’accesso alle risorse comunicative e sanitarie e la messa a punto di strutture sanitarie dedicate per la cura delle persone con l’infezione. Solo con un’azione solidale e responsabile sarà possibile provare a contrastare il covid e perseguire risultati importanti così come per l’Aids sono stati raggiunti risultati che hanno portato ad aumentare la durata e la qualità della vita delle persone. Uno dei risultati più rilevanti degli ultimi anni è stato il riconoscimento della validità di U=U che significa che se il virus non è attivo e non rilevabile (Undetectable) al tempo stesso non è trasmissibile (Untrasmittable). Questo è reso possibile dall’assunzione regolare della terapia antiretrovirale che garantisce a chi la assume una vita normale perché in grado di bloccare l’azione del virus".

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