Coronavirus, già partiti i controlli sulle strade
Ecco cosa rischia chi non rispetta le regole.
Sono scattati già dalla giornata di ieri, martedì 10 marzo 2020, i controlli sulle strade per verificare gli spostamenti dopo l'ultimo decreto sull'emergenza coronavirus. Le verifiche riguardano anche bar e negozi, anche se molti hanno deciso autonomamente di chiudere (LEGGI QUI)
I controlli per il coronavirus
Carabinieri, Polizia, Guardia di Finanza e Polizia locale hanno avviato i controlli per far rispettare le norme legate agli spostamenti (LEGGI QUI LE NORME DEL GOVERNO IN TUTTA ITALIA). Diversi posti di controllo sono stati predisposti lungo le arterie principali di tutta la provincia, in particolare agli svincoli della Statale 38. Intanto la polizia locale sta effettuando a Sondrio e negli altri centri il rispetto delle norme per quel che riguarda bar, ristoranti e negozi. Controlli che hanno coinvolto anche i supermercati, dove ormai da giorni si entra soltanto con il carrello e scaglionati. Lo scopo è quello di limitare l'afflusso e l'affollamento per evitare contatti troppo stretti tra le persone e arginare così la diffusione del virus.
Cosa si rischia se si infrangono le regole
Il prefetto Salvatore Pasquariello e il procuratore capo Claudio Gittardi hanno illustrato le pene per chi viola le prescrizioni. "Per chi non rispetta questi provvedimenti vi sono una serie di conseguenze penali, alcune severe, perché l’inosservanza di questi divieti determina un reato previsto dall’articolo 650 del Codice Penale" spiega Gittardi. Chiunque non osserva un provvedimento legalmente dato dall'autorità per ragione di giustizia o di sicurezza pubblica, o d'ordine pubblico o d'igiene, è infatti punito con l'arresto fino a tre mesi o con l'ammenda fino a duecentosei euro. Non solo. Se una persona viene fermata durante un controllo mentre effettua uno spostamento e sottoscrive una falsa dichiarazione può incorrere in un reato ancor più grave, quello di falso ed è pertanto punibile con una condanna fino a due anni di reclusione. Viene considerato ovviamente molto più grave il comportamento di chi effettua spostamenti senza motivazione ed è positivo al virus (e ne è consapevole). In questo caso potrebbe essere prevista una sanzione molto più grave, giacché si ravvede il reato di diffusione colposa di agente patogeno. Stessi rischi anche per coloro che devono rimanere in «quarantena» perché hanno un parente positivo.