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Decreto rilancio: il "bonus bici" per la Valtellina non vale

Chi risiede in provincia non soddisfa uno dei requisiti fondamentali.

Decreto rilancio: il "bonus bici" per la Valtellina non vale
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Nel Decreto Rilancio è previsto un “bonus bici” fino a 500 euro per l’acquisto di biciclette ed e-bike: un fondo da 120 milioni per incentivare la mobilità dolce e ridurre il traffico.

Non per la Provincia di Sondrio

Leggendo il testo del decreto però si capisce che in Provincia di Sondrio non si potrà richiederlo perche non èsoddisfatto uno dei requisiti per ricevere il bonus. Questo infatti potrà essere richiesto solo da maggiorenni residenti dei capoluoghi di Regione, Città Metropolitane, capoluoghi di Provincia e città con oltre 50mila abitanti. In Valtellina nessuna città supera i 50mila cittadini, nemmeno il Capoluogo raggiunge quel numero, perciò l'incentivo per acquistare delle biciclette non potrà essere richiesto da chi risiede in Valtellina o Valchiavenna.

Pensato per ridurre il traffico

Il Decreto Rilancio annunciato dal Governo Conte attiverà anche il “Bonus Bici”, ampliando e modificando il decreto-legge 111 del 14 ottobre 2019. Il "Bonus Bici" è stato ideato a sostegno alla mobilità dolce per ridurre il traffico e l’utilizzo dei mezzi pubblici e con questo il rischio contagio da Coronavirus. . Le risorse a disposizione ammontano a 120 milioni di euro. Proprio allo scopo di concentrarsi sulla riduzione degli utenti del trasporto pubblico e il traffico, il “bonus bici” potrà essere richiesto solo da maggiorenni residenti dei capoluoghi di Regione, Città Metropolitane, capoluoghi di Provincia e città con oltre 50mila abitanti.

Come funziona?

L’incentivo coprirà il 60% della spesa sostenuta fino a un massimo di 500 euro per l’acquisto di biciclette, e-bike o altro mezzo di micromobilità (come i monopattini). Quindi per “consumare” tutto il bonus, si dovranno spendere almeno 833 euro, pagandone solo 333. Si tratterebbe di uno sconto retroattivo, a copertura quindi di eventuale acquisto fatto dal 4 maggio 2020 e varrà per un solo acquisto a persona.

Per ottenere il contributo basterà conservare il documento giustificativo di spesa (fattura) e, non appena sarà on line, accedere tramite credenziali Spid (Sistema Pubblico di Identità Digitale) sull’applicazione web che è in via di predisposizione da parte del ministero dell’Ambiente.

Alternativamente alla procedura a rimborso, una volta che l’applicazione sarà operativa (entro 60 giorni dalla pubblicazione del provvedimento in Gazzetta Ufficiale) il buono mobilità potrà essere fruito attraverso un buono spesa digitale che i beneficiari potranno generare sull’applicazione web: in pratica si dovrà indicare sulla piattaforma il mezzo o il servizio che si intende acquistare e la piattaforma genererà il buono spesa elettronico da consegnare ai fornitori autorizzati, insieme al saldo a proprio carico, per ritirare il bene o godere del servizio individuato.

Le disposizioni resteranno in vigore fino al 31 dicembre di quest’anno. Dal 1° gennaio 2021 sarà necessario rottamare un autoveicolo o un motociclo inquinante per beneficiare del buono mobilità.

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