"Dobbiamo assegnare le malghe ai montanari"

Lo ha detto questa mattina l'assessore regionale Rolfi aggiungendo: "Dobbiamo punire chi specula".

"Dobbiamo assegnare le malghe ai montanari"
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Malghe ai montanari e punire chi specula. Questi i due obiettivi delle linee guida che Regione Lombardia ha elaborato per l'assegnazione della gestione degli alpeggi.

Malghe ai montanari: stop all'invasione delle aziende di pianura

"L'alpeggio è una pratica necessaria per l'economia lombarda, per la gestione del territorio e anche per la valorizzazione sociale e culturale della montagna. Per questo a settembre, alla ripresa dei lavori, voglio portare in Giunta una delibera, per premiare i Comuni che non assegnano la gestione delle malghe solo basandosi su termini economici, ma danno precedenza ad aziende locali e a giovani del territorio. Lo ha dichiarato questa mattina Fabio Rolfi, assessore regionale all'Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi, che  ha presentato le linee guida a Bienno, in provincia di Brescia.

Alpeggi volano per il turismo

"Le malghe possono essere volano per il turismo di montagna e per raccontare un territorio anche attraverso i prodotti agroalimentari - ha aggiunto l'assessore -. Abbiamo scelto di discutere i contenuti del
documento con i rappresentanti delle istituzioni locali e delle associazioni agricole. Regione Lombardia crede molto nell'agricoltura di montagna, una pratica eroica. In questi quattro mesi abbiamo già destinato 32 milioni di euro e sicuramente nella pianificazione del prossimo Psr vorremo ascoltare le realtà locali per capire cosa possiamo fare in più".

Un caso che ci riguarda da vicino

Quello della speculazione da parte di aziende agricole di pianura è un caso che riguarda da vicino gli alpeggi di Valtellina e Valchiavenna. Tanto che nei mesi scorsi era anche stata aperta un'inchiesta da parte della Procura per cercare di fare piena luce su eventuali abusi. L'ipotesi era che aziende di pianura prendessero in affidamento gli alpeggi per poi incassare i contributi. Magari senza neppure caricarli.

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