Emergenza coronavirus e autismo: come convivere
I genitori lanciano un accorato appello.
Il 2 aprile è stata la giornata mondiale per la consapevolezza sull’autismo.
Le famiglie con bambini autistici sono in difficoltà
"Come Gruppo Genitori Autismi Valtellina “Fuori dalle Bolle” avevamo nel cassetto tante idee per
ricordare questo giorno, celebrato in tutto il mondo, ma purtroppo l’emergenza coronavirus ha
stravolto la vita di tutti noi. Le famiglie con bambini affetti da autismo sono molto in difficoltà, poiché è difficile spiegare ad un bambino disabile perché deve stare a casa. E’ difficile spiegare che si deve mantenere una certa distanza di sicurezza, che si devono modificare comportamenti codificati e consolidati da una routine che per i nostri figli è essenziale. E’ difficile e frustrante spiegare alla mattina che la scuola è chiusa, che si deve stare a casa, sperando che questo non inneschi delle crisi che possono essere anche violente e destabilizzare il bambino e la famiglia. E’ difficile non avere tutti quei supporti e quelle persone che normalmente seguono i nostri bambini (terapiste, psicologhe, neuropsicomotriciste, musicoterapeute, educatrici, ecc.) che danno sostegno e sollievo alle famiglie. E’ difficile coinvolgerli in momenti di gioco perché fanno fatica ad accettare anche solo minimi cambiamenti degli ambienti e delle persone. E’ difficile far capire alla gente che se portiamo i nostri bambini a fare una passeggiata (con le
dovute autorizzazioni), non è per un capriccio, ma per una reale esigenza che scaturisce da questo
particolare disturbo. E’ difficile spiegare quanto i genitori con bambini autistici siano terrorizzati di ammalarsi poiché i nostri sono bambini che dipendono completamente da noi e non accettano figure sostitutive. E’ difficile far comprendere le criticità in generale di tutte le famiglie con persone disabili, che ci accomunano e che ci uniscono in questo periodo di ulteriore isolamento".
"Le operatrici del centro di Mossini ci sono vicine"
I genitori proseguono: "Il Centro Autismo, che i nostri bambini frequentano durante l’anno, cerca di starci vicino con delle videochiamate e fornendoci attività da svolgere a casa, e noi li ringraziamo per lo sforzo, come pure le insegnanti, ma non tutti i bambini hanno le capacità di seguire un intervento senza contatto fisico, senza la vicinanza dell’operatore o della maestra di sostegno. Chiediamo a tutti, anche in questo difficile momento, di non dimenticare i bambini autistici e le loro famiglie. Ricordatevi che le nostre famiglie fanno una fatica doppia per attuare i comportamenti raccomandati per evitare la diffusione del virus. Grazie di cuore!".