Giuseppe Albanese incendia il Sociale con le note di Liszt

La settimana scorsa a Sondrio.

Giuseppe Albanese incendia il Sociale con le note di Liszt
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Altro successo degli Amici.

Giuseppe Albanese incendia il Sociale con le note di Liszt

Straordinario concerto per pianoforte e orchestra lunedì al Sociale promosso dagli Amici della Musica. Partito in sordina con le pacate "Variazioni su un tema di Haydn" per sola orchestra (Filarmonica del Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo) di Brahms, il resto della serata è stato tutto dedicato a Liszt e quando si è seduto al pianoforte Giuseppe Albanese è successo il finimondo. Di Liszt è nota la doppia personalità di musicista diabolico e angelico. Personalità che è nelle corde del talentuoso Albanese, che oggi è in grado di sfoggiare un virtuosismo da mandare in visibilio lo stesso Liszt, se solo fosse ancora tra i vivi. Il primo brano, la giovanile Malédiction, è stato come una violenta tempesta di note soverchiante l’orchestra, presente sul palco in formato ridotto (solo gli archi). Le dita del pianista sembravano volare in totale libertà. Nell’intervallo è dovuto intervenire l’accordatore per verificare la tenuta della tastiera, quasi in fiamme.

I Concerti

Anche nei Concerti, il n. 2 e il n. 1, Albanese, rigorosamente senza spartiti, ha mantenuto il controllo sia dello strumento sia dell’orchestra intera, che ha quasi guidato collaborando in totale armonia col direttore Pier Carlo Orizio, senza mai mollare, a dispetto dei vari movimenti di cui i brani sono composti, legati fra loro in una sintesi sinfonica davvero esemplare, dove le parti mosse e quelle più delicate si sono alternate elegantemente. Insomma, un bel tocco di classe per una performance limpida, appassionata, difficile da dimenticare. Alla fine, cedendo alle richieste di bis (uno struggente Ottobre da Le Stagioni di Ciaikovskij) si è lamentato della scarsa umanità del pubblico che non lo voleva lasciare andare a riposare.

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