Incontro Milano-Cortina 2026: vietato il volantinaggio sul tema disservizi dei trasporti, il comitato insorge: "Clima repressivo"
Al comitato Treni in orario è stato impedito di distribuire dei volantini in occasione dell'incontro che si è tenuto in Provincia giovedì 13 febbreio 2025.
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In occasione dell'incontro istituzionale che si terrà oggi, venerdì 14 alle ore 15.00 nella sala della Provincia di Sondrio, alla presenza del presidente del CONI Giovanni Malagò e del governatore della Lombardia Attilio Fontana, il Comitato Treni in Orario, insieme ad altre realtà impegnate nel monitoraggio delle vicende di Milano-Cortina 2026, aveva pianificato un'azione di volantinaggio.
Volantinaggio negato
Secondo quanto riportato da Luca Agutoli, Emanuele Capelli, Franco Gianasso e Fabio Panighetti, membri del comitato Treni in Orario, l'obiettivo era quello di sensibilizzare le autorità presenti sui disservizi delle linee ferroviarie Milano-Tirano e Colico-Chiavenna e sulle promesse di sostenibilità, partecipazione e trasparenza fatte nel dossier di candidatura olimpica del 2019, che si ritiene siano state disattese.
Un divieto inaspettato
Il comitato, tramite una nota stampa sottolinea:
L'iniziativa, di natura pacifica e della durata prevista di circa mezz'ora (dalle 14:45 alle 15:15), aveva lo scopo di consegnare volantini direttamente nelle mani delle autorità in arrivo al palazzo della Provincia. Nessuna intenzione di contestazione o disturbo per l'incontro istituzionale e la successiva festa prevista in Piazza Garibaldi dopo le 16:39: solo un tentativo di portare all'attenzione pubblica e amministrativa le criticità del trasporto ferroviario in provincia di Sondrio, un tema più volte sollevato anche dalla stampa locale.
Tuttavia, questo elementare diritto democratico è stato negato. Dopo un iniziale parere favorevole della Questura, un incontro interlocutorio con il comandante della Polizia Locale ha aperto a un possibile ripensamento, con quest'ultimo che si riservava di consultare il sindaco prima di dare un'autorizzazione definitiva. In tarda mattinata, sono quindi giunte due comunicazioni, entrambe di segno negativo: una dal comandante dei vigili urbani e l'altra dalla Questura.
Le motivazioni addotte risultano a dir poco discutibili. Da un lato, si è fatto riferimento a una disposizione del regolamento comunale che vieterebbe il volantinaggio, dall'altro si è evidenziata l'assenza di una richiesta di occupazione del suolo pubblico, una procedura normalmente non prevista per un'iniziativa di questo tipo. La Questura, inoltre, ha improvvisamente revocato il proprio iniziale nulla osta, vietando del tutto l'attività programmata.
Un clima di repressione?
Secondo quanto riportato nel comunicato ufficiale prodotto dai promotori dell-iniziativa di volantinaggio, l'episodio si inserisce in un contesto più ampio di restrizione degli spazi di libera espressione e di dialettica democratica. Impedire un volantinaggio informativo significa limitare la possibilità per i cittadini di esprimere legittimamente il proprio punto di vista, senza alcuna forma di disturbo o protesta aggressiva.
E concludono:
Quanto successo ci sembra grave ed è indicativo di un clima repressivo che si vuole creare nel paese, restringendo gli spazi per una libera dialettica democratica. Per questo chiediamo alla stampa di dare spazio a questo comunicato e a quello che produrremo domani con il testo che avremmo distribuito se la cosa non ci fosse stata proibita. Chiederemo inoltre alle forze democratiche operanti in provincia, ai comitati, alle associazioni, ai sindacati e ai partiti di prendere una posizione su quanto successo.