L'emergenza

La Valle rischia di tornare in Zona arancione

Preoccupa la diffusione della variante inglese. E spunta l'ipotesi di un lockdown nei weekend.

La Valle rischia di tornare in Zona arancione
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Dopo un paio di settimane in Zona gialla la Lombardia e con essa la Valtellina rischiano di tornare in Zona arancione. Le indiscrezioni sulla possibilità di nuove misure restrittive hanno cominciato a circolare nella mattinata di oggi, mercoledì 17 febbraio 2021. La decisione potrebbe arrivare nei prossimi giorni, mentre si valuta anche un lockdown nei weekend.

Lombardia in Zona arancione?

A preoccupare è la diffusione delle varianti al coronavirus, in particolare di quella inglese che ha spinto il governatore Attilio Fontana a istituire quattro micro Zone Rosse. L'ordinanza è stata firmata questa mattina e riguarda i Comuni di Bollate (MI), Castrezzato (BS), Mede (PV) e Viggiù (VA) a partire dalle 18 di oggi.

Ma c'è anche l'ipotesi che tutta la regione finisca in Zona arancione perché i dati della diffusione del Covid-19, e in particolare delle varianti, destano parecchia preoccupazione. Soprattutto la variante inglese che in almeno tre casi è stata registrata anche nella nostra provincia nei giorni scorsi.

Che cosa accade se la Lombardia passa in Zona arancione

Come ormai abbiamo imparato, le differenze tra la Zona gialla e quella arancione sono significative. Riguardano in particolare gli spostamenti e l'attività di bar e ristoranti.

In Zona arancione, infatti, è vietato uscire dal proprio Comune se non per motivi di lavoro, salute o necessità. E per farlo occorre l'autocertificazione. Chi risiede in piccoli centri, vale a dire i paesi con meno di cinquemila abitanti, può comunque allontanarsi dal proprio Comune per un massimo di 30 chilometri, ma senza raggiungere il capoluogo di Provincia. Quindi, chi risiede ad esempio a Chiuro, può andare a Tirano ma non a Morbegno (sono più di 30 chilometri) e neppure a Sondrio (capoluogo).

In Zona arancione le limitazioni maggiori sono poi per bar e ristoranti che saranno costretti a chiudere i battenti. O meglio, a non poter più servire i clienti all'interno ma soltanto con l'asporto o la consegna a domicilio. Sarebbe un'altra mazzata per imprenditori già duramente colpiti dalla crisi provocata dal Covid-19.

Infine, ma questo ormai è irrilevante vista la proroga alla chiusura fino al 5 marzo arrivata domenica, anche gli impianti di risalita non possono essere aperti.

Lockdown totale nei weekend?

L'altra ipotesi che sta circolando in queste ore è ancora più dura per quel che riguarda le restrizioni. Si parla infatti della possibilità che venga istituito un vero e proprio lockdown nelle giornate di sabato e domenica. Una scelta che potrebbe essere presa per arginare gli assembramenti che si sono registrati nelle ultime settimane un po' in tutta Italia, da quando cioè gran parte delle regioni sono state inserite in Zona gialla.

Si vedrà quali saranno le decisioni del nuovo governo che attenderà i dati aggiornati dell'Istituto Superiore di Sanità con il monitoraggio di venerdì e su quella base, oltreché sui suggerimenti che arriveranno dal Comitato tecnico-scientifico, opererà la scelta.

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