Scomparsa

L’addio a don Stefano Garavatti

Teglio, Sazzo e Tiolo sono in lutto.

L’addio a don Stefano Garavatti
Pubblicato:

Addio giovedì a Sondalo, nella chiesa parrocchiale di San Francesco, a don Stefano Garavatti, mancato pochi giorni prima di compiere 77 anni, martedì sera in Casa di riposo a Grosio, dove per motivi di salute era ospitato dal 2017. A celebrare le esequie del noto religioso è intervenuto il vescovo Oscar Cantoni. "Don Stefano, servo buono e fedele, rientra nella sua Sondalo; la stessa casa che gli ha dato i natali nel 1945, il 2 febbraio; una comunità parrocchiale che, come madre, lo ha sostenuto nel cammino della fede, lo ha accolto sacerdote novello nel 1970 dopo l’ordinazione del 28 giugno e oggi lo accompagna con la preghiera nel santo viaggio verso la vita nuova". Verrà ricordato per l’umiltà e la bontà, l’impegno, il disinteresse e la grande generosità nelle tante parrocchie; il suo primo incarico, vicario a Tresivio, poi parroco ad Ambria (5 anni), Sazzo (21 anni), Teglio Sant’Eufemia (12 anni) e Tiolo (8 anni).

Cerimonia

Presenti alla cerimonia, confratelli, sacerdoti in rappresentanza di tutto il Presbiterio e della Fondazione Visconti Venosta, dove don Stefano ha ricevuto premurose e amorevoli cure, vivendo con serena disposizione d’animo i tempi di sofferenza e solitudine; Elio Moretti, presidente della Provincia e sindaco di Teglio, il vicesindaco di Sondalo Francesco Cossi. Tanta gente comune. Ancora il vescovo. "Don Stefano riceve da voi una bella testimonianza di affetto; la vostra presenza afferisce l’immagine di un popolo di Dio profondamente grato per l’impegno del suo pastore. Non possiamo dimenticare che la comunità di Sondalo è stata segnata recentemente dalla perdita di don Alessandro Zubiani, che oggi pensiamo accolga con grande gioia il suo conterraneo". Nessuno dimentica il gesto di don Stefano: donare, in memoria dei suoi genitori, Anna e Danilo, l’altare e il tabernacolo alla chiesa dove gli è stato dato l’ultimo saluto, benedetti dall’allora vescovo Maggiolini. Così don Aldo Passerini, compagno di seminario nel 1970. "Su sei, siamo rimasti in quattro; Giovanni Quadranti, Lorenzo Longhi, Antonio Fossati e il sottoscritto. Tu la chiamata l’hai avuta in prima media; ricordo lo studio del greco, la celebrazione del 25esimo in Terra Santa, i tuoi hobby, le api e la caccia, la squisita selvaggina che hai condiviso con noi a tavola. Poi, la scarsa salute, a limitare e segnare la tua vita personale, comunitaria e sociale. Ci stringiamo attorno a te. Ciao da tutti noi e arrivederci lassù".

Seguici sui nostri canali