L’Alberti di Bormio e la grande prova dei Mondiali junior 2020 di short track
Tre giorni di pranzi per oltre 300 persone più il party finale di domenica sera, che chiuderà i Mondiali di Bormio
Docenti e studenti della scuola alberghiera dell’IIS “Alberti” di Bormio saranno impegnati a pieno ritmo per l’evento “Mondiali junior 2020 di short track” che si apriranno domani 31 gennaio 2020. Il servizio di catering per gli ospiti della manifestazione, infatti, verrà gestito dall’istituto in modo completo ed autonomo e sarà un vero e proprio “tour de force”: tre giorni di pranzi per oltre 300 persone più il party finale di domenica sera, che chiuderà i Mondiali di Bormio.
Semplicità
“Prepareremo piatti semplici – dichiara Roberto Ghilotti, coordinatore della scuola e responsabile per il catering – cercando di soddisfare il più possibile le richieste degli ospiti; si tratta pur sempre di atleti che privilegeranno cibi non pesanti e adatti al regime di gara. Il nostro servizio comprenderà (a scelta) 4 primi, 4 secondi, frutta, verdura e dolce. Per la festa di domenica sera, invece, proporremo pasta e pizza a volontà!”
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“Un piatto per lo short track”
Nell’ambito della stessa manifestazione, inoltre, i ragazzi della scuola saranno impegnati nel concorso “Un piatto per lo short track”: una sfida ai fornelli per creare un piatto dedicato ai Mondiali junior di short track, partendo da alcuni ingredienti obbligatori quali bresaola, casera e grano saraceno (un richiamo all’anima culinaria valtellinese). Il piatto verrà poi sottoposto alla valutazione di una giuria, il cui presidente sarà nientemeno che lo chef stellato Claudio Prandi e in seguito sarà dato spazio alla degustazione... preparate i palati!
Occasione unica
Maurizio Gurini, presidente del Comitato Organizzatore e docente dello stesso IIS Alberti non nasconde la soddisfazione per il connubio che ancora una volta viene a crearsi tra studenti e territorio: "E' un'occasione unica per i nostri ragazzi di mettersi alla prova in un contesto internazionale; il compito della scuola non è solo quello di insegnare nozioni, ma di aprirsi al territorio in maniera concreta ed operativa e queste manifestazioni rappresentano sicuramente uno stimolo alla crescita professionale dei nostri studenti".