Aprica

L’eliminazione del Palazzetto, "scelta coraggiosa ma storica"

L'opinione di Gigi Negri.

L’eliminazione del Palazzetto, "scelta coraggiosa ma storica"
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Il caso.

L’eliminazione del Palazzetto, "scelta coraggiosa ma storica"

Sulla nostra battaglia in relazione alla possibilità di abbattimento dell’obsoleto Palazzetto sportivo di Aprica (costo di energia e gasolio annuo per il Comune 100mila euro, senza contare le continue manutenzioni) per ricreare in quella zona un’oasi naturale con lago, non potevamo non sentire il direttore del Consorzio turistico di Tirano e aprichese doc, Gigi Negri.

Domande

Quale opinione ha sulla nostra proposta di abbattimento del Palazzetto sportivo di Aprica per ricreare un’oasi naturale lungo tutta l’asta del torrente con anche il laghetto? "Posso dire che spesso, sia per una nazione che per un paese, le scelte impopolari passano alla storia. In quella zona di Aprica negli ultimi anni sono stati fatti anche degli interventi importanti, come quello del ripristino del mulino. Una cosa davvero lodevole. Ecco, in quella direzione bisognerebbe continuare ad andare. Andrebbe quindi pensata una rivisitazione di tutta quella parte del paese, arrivando fino all’Aprica bassa dove un tempo c’era tutto un sentiero che costeggiava il fiume. Anche quello un ricordo. Sto solo parlando di ciò che i turisti chiedono in questo momento. Va soltanto fatto, bisogna avere il coraggio di farlo".

Bellini

Quindi anche lei, come Alex Bellini che ce lo ha confermato la settimana scorsa ed altri nelle puntate precedenti, ci crede? "Aprica ha la fortuna di avere un’amministrazione giovane e solo i giovani sanno prendere decisioni veramente forti e magari impopolari. Potrebbe essere una svolta importante. Dalla mia esperienza posso dire che il togliere è sempre stata una scelta azzeccata, dopo il grande boom edilizio. Pensiamo ai distributori di benzina o ai parcheggi dal centro di Livigno. Tutta l’asta del torrente e tutta la zona della Magnolta ne verrebbero indiscutibilmente valorizzate".

Discarica

In settimana un affezionato lettore ci ha mandato delle foto della discarica posta proprio sotto il Palazzetto e adiacente al torrente. E altre foto relative allo stato di abbandono post invernale dell’area alta della Magnolta. Ovvio che un lavoro del genere imporrebbe anche lo spostamento definitivo della discarica in un posto più consono e ideale... Non a margine della valle. Lei come vedrebbe quell’area? "Io ricordo come era quell’area, ovvio che la piscina e il centro sportivo sono importanti. Ma già come ero contro allora sulla costruzione sull’alveo di un fiume, resto contrario ora alla sua esistenza. Si possono trovare soluzioni più consone, anche per collocare la piscina".

Piscina

In tal senso dobbiamo riferire anche di avere ricevuto, dopo l’intervento di Bellini, alcuni messaggi privati che ci segnalavano l’eventuale disagio della mancanza di un centro sportivo e di una piscina, nel caso della decisione dell’abbattimento. Le registriamo, ovviamente, tanto come le opinioni di chi vuole l’eliminazione dell’ecomostro. Non diciamo certo che non siano servizi utili a una realtà turistica, ma le decisioni forti prevedono anche delle rinunce importanti, e la piscina potrebbe essere fatta al solivo dei Castelli, in un luogo da sogno. Insomma, la sistemazione dell’area del torrente e lo spostamento della discarica regolerebbero anche una situazione che in Aprica è sempre stata un po’ dominata dall’anarchia totale; ricordiamo infatti che il torrente sotto la piscina d’inverno diviene anche il luogo di scarico della neve. Una cosa assolutamente contronatura. Spostare la discarica individuandola in una zona più idonea potrebbe risolvere molti problemi e riconsegnerebbe tutta l’asta del torrente al suo ruolo naturale, quello di oasi ambientale e non di discarica a cielo aperto. L’ottica è quella di fare del torrente e del percorso attorno al torrente una risorsa turistica, non il luogo dell’anarchia. Staremo a vedere, in attesa sempre di una presa di posizione comunale.

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