Lo spazio poetico nell’era dei social

Due serate in biblioteca.

Lo spazio poetico nell’era dei social
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Incontri a Bormio.

Lo spazio poetico nell’era dei social

Che si tratti di un’immersione nell’interiorità, di un percorso nell’inconscio o dell’espressione di una realtà ineffabile, la poesia è, fra le produzioni letterarie, la più difficile da inquadrare, per la sua natura apparentemente misteriosa e per le logiche editoriali che spesso ne impediscono la comunicabilità, quasi fosse materia fragile ed elitaria, per pochi affiliati, destinata a scomporsi tra le mani di fruitori occasionali. Oggi che il testo poetico tende a confondersi con creazioni evanescenti e a involversi spesso in liriche viscerali o in forme stilizzate, è sempre più raro parlare di poesia nei termini di un linguaggio condiviso. Gli incontri del 2 e del 5 luglio alle ore 21 in biblioteca a Bormio vogliono portare in primo piano il piacere della parola poetica e suggerire come riconoscerne i tratti e i luoghi di espressione, in un terreno di confronto tra lettori e scrittori.

Serate

Nella serata introduttiva, Lucia Valcepina parlerà del “gusto poetico” e della bellezza che scaturisce dalle parole, dal loro ritmo e dalla loro composizione. Accennerà inoltre al ruolo che la poesia ha avuto in Italia nei secoli scorsi fino alle produzioni della postmodernità, con riferimento ad alcuni saggi di Matteo Marchesini tratti dalle opere “Da Pascoli a Busi, Letterati e letteratura in Italia” e “Casa di carte”. Nell’incontro del 5 luglio, Matteo Marchesini parlerà del rischio di “fare poesia” in un’epoca in cui tutti scrivono e nessuno legge. Il critico condurrà i presenti attraverso le tendenze espressive degli ultimi anni illustrando gli umori, i temi e le ossessioni della poesia contemporanea. Proporrà inoltre un excursus fra le voci più significative del panorama attuale.

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