Mobilitazione per un disperso in montagna

Non era rientrato dopo l'ascesa al Pizzo di Scotes: è salvo

Mobilitazione per un disperso in montagna
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Grande mobilitazione nel tardo pomeriggio di ieri per un presunto disperso in montagna. Fortunatamente è stato trovato sano e salvo.

Disperso in montagna: scattano le ricerche

I tecnici della VII Delegazione Valtellina - Valchiavenna sono stati allertati mercoledì verso le 18 per il mancato rientro di un escursionista trentenne di Varese. Dopo avere dormito al rifugio Mambretti in Val Caronno, in mattinata il ragazzo è salito sul Pizzo di Scotes e verso mezzogiorno ha sentito i familiari. Ha detto loro che li avrebbe ricontattati nel pomeriggio. Nonostante avesse con sé un telefono satellitare, le comunicazioni erano impossibili. Il padre si è così allarmato e ha chiesto aiuto. La Centrale ha inviato l’elicottero per una ricognizione dall’alto. La montagna però in quella zona è molto frastagliata, con un ampio anfiteatro e il ragazzo non è stato avvistato. Il mezzo è rientrato in base e ha portato in quota una squadra territoriale di soccorritori del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico. Nel frattempo, percorrendo uno dei probabili tratti dell’itinerario comunicato, il giovane è stato avvistato, illeso. I tecnici sono scesi con lui fino al rifugio, dove si è fermato, come da programma.

La raccomandazione del soccorso alpino

I rappresentanti del soccorso alpino approfittano di questa vicenda che si è chiusa positivamente per fare alcune raccomandazioni agli escursionisti. "E' molto importante programmare bene l’itinerario che si vuole intraprendere e comunicare a qualcuno che si conosce le diverse tappe, per risparmiare tempo utile in fase d’intervento. Le comunicazioni via telefono in montagna non sono sempre possibili e questo è un fattore rilevante da tenere in considerazione.

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