Progetti di rilancio

Modello Sernio, un paese che esalta le peculiarità e rifiuta le speculazioni

Tutte le politiche messe in atto.

Modello Sernio, un paese che esalta le peculiarità e rifiuta le speculazioni
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Il sindaco Bongiolatti racconta i progetti in essere per la sopravvivenza dei paesi.

Modello Sernio, un paese che esalta le peculiarità e rifiuta le speculazioni

Il Comune di Sernio sta investendo molto su cultura e tempo libero, svincolandosi anche un po’ da quella che è la sua attività principale, l’agricoltura. Ce ne parla il sindaco Severino Bongiolatti. "Il Comune si è concentrato nell’ultimo quinquennio sul recupero dei beni paesaggistici e architettonici, e sullo sviluppo di attività culturali che trovano nel palazzo Homodei, ristrutturato di recente, il luogo ideale per una molteplicità di iniziative, che normalmente riscuotono un buon successo di pubblico proveniente anche dai Comuni vicini. E’ prossima l’inaugurazione di un sistema multimediale molto originale e particolarmente innovativo di presentazione del palazzo. A Sernio ha avuto un peso rilevante per ben tre secoli la famiglia Homodei, che ha lasciato appunto l’omonimo palazzo seicentesco e la torre del 1200, oggi dimora privata, oltre alla casa del parroco ceduta al Comune di Sernio da Ulderico Homodei nel 1825. La casa secentesca è stata trasformata alcuni anni fa in un ostello che riscuote notevole successo di presenze, ma soprattutto di referenze".

Il borgo

"Il borgo è ricco di testimonianze del passato che si esprimono anche nelle strutture religiose: dalla chiesa parrocchiale alla chiesetta della Madonna della neve, la gesulina, che ospita la bella ancona lignea di Del Maino. All’interno di una dimora signorile esiste un torchio a ruota, unico esemplare presente in Valtellina, che funziona a energia umana: una persona cammina all’interno della ruota, larga 80 cm, come fosse un criceto, generando l’energia che attraverso un sistema di ruote dentate e leverismi fa funzionare il torchio".

Terrazzamenti

Interessante anche "il recupero che il Comune ha fatto dei monumentali terrazzamenti sul versante retico del monte Masuccio, con la piantumazione di un uliveto, e dei baitei, particolari strutture in pietra a secco, realizzate con la tecnica della falsa cupola: un intero villaggio di una ventina di esemplari, per la metà ristrutturati con il recente intervento finanziato dalla Fondazione Cariplo. Gli altri baitei, oggi in condizioni precarie, saranno oggetto a loro volta di un intervento di recupero con fondi Interreg, configurandosi così un unico villaggio in pietra a secco a falsa cupola presente sull’intero arco alpino. Con lo stesso progetto Interreg sarà triplicata l’area terrazzata destinata a coltivazioni alternative, complessivamente fino a 4 ettari. Il versante cosiddetto del Pergul si configura oramai come un vero e proprio museo all’aperto".

Patrimonio

Insomma, "un piccolo borgo che, a dispetto della vulgata sui piccoli Comuni, ha saputo, nel corso gli anni, recuperare il proprio patrimonio di identità per guardare al futuro con gioia e fiducia. A Sernio c’è la scuola materna frequentata da 22 bambini che provengono anche da altri Comuni. Esiste un Centro Polifunzionale molto efficiente, con parco giochi interno ed esterno, molto frequentato da bambini provenienti da tutto il mandamento, gestito dai mitici Damiano e Sara (Strapizza), che hanno trasformato la struttura in una vera e propria città dei bambini dove si svolgono le feste di compleanno e altri allegri appuntamenti tipici dell’infanzia. Il borgo è gradevole con un’urbanistica rispettosa dell’ambiente e non ha subito interventi speculativi".

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