Villa di Tirano

No ad altre strade sulla piana di Villa

Lettera aperta di un gruppo di agricoltori che sprona il Comune a non realizzare il collegamento fra il sottopasso e la provinciale.

No ad altre strade sulla piana di Villa
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La viabilità nella piana agricola di Villa di Tirano post tangenziale di Tirano rimane un grande punto interrogativo. E a tale proposito abbiamo ricevuto in settimana una lettera aperta da parte di un gruppo di agricoltori direttamente interessati sulla zona che potrebbe essere colpita da una nuova strada. "Senza tanto clamore, e con scarsi commenti, si è saputo dalla stampa che il programma del Comune di Villa di risolvere il problema dei passaggi a livello sulla tratta ferroviaria, troverebbe una soluzione definitiva e ottimale. Il progetto di fattibilità che il Comune ha già approvato verrebbe preso in carico dalle Ferrovie dello Stato per una concreta realizzazione nell’ambito del piano di interventi previsti per le Olimpiadi del 2026. Bene! Si snellisce la viabilità sulla statale 38 in Villa, si ha un miglioramento della sicurezza con eliminazione di pericoli e incidenti frequentissimi".

Dubbi

Ma... "il progetto di fattibilità approvato dal Comune non offre una chiara visione di come sarà definita la viabilità di servizio nella piana tra l’Adda e la ferrovia. Mancano previsioni di adeguamento della viabilità esistente per compensare alcune difficoltà maggiori per i residenti e per chi deve accedere per l’attività agricola, mentre appare sovrabbondante la previsione della nuova strada di collegamento con la provinciale che porta a Stazzona, Motta, Aprica. Se la soluzione per il sottopasso della statale e della ferrovia va bene, la prosecuzione per collegare il sottopasso alla strada provinciale citata, prevede una strada, per più della metà del tutto nuova, che va ad occupare inutilmente terreni coltivati. Non c’è bisogno di nuove strade nella piana di Villa. Basta adeguare quelle esistenti. Dal sottopasso, che parte opportunamente dalla via Europa (centro di Villa con municipio, scuole, servizi vari), si può raggiungere direttamente l’argine destro dell’Adda, adeguando una strada già esistente, con pochissimi accessi, superabili".

Soluzioni

"La strada d’argine richiede un modesto adeguamento, se non per l’accesso alla provinciale. Un adeguamento comunque meno impattante e oneroso di quello previsto dal progetto di fattibilità. Da fonti credibili risulta che queste osservazioni siano già state espresse al sindaco. Ne tenga conto. Dagli elaborati di progetto risulterebbe una nuova strada di classe tale da comportare una occupazione di quasi 30 metri in larghezza e di una superficie di oltre 4 ettari. E’ necessario? Specie dopo che vediamo come viene conciata la piana di Stazzona, con occupazione doppia di quella prevista nel progetto definitivo, che risulta l’unico approvato dal Comune? E adesso pare non ci sia niente da fare! Vediamo di limitare i danni. E di non arrivare tardi. Solo la stampa e l’opinione pubblica possono dare coraggio ad un Comune che appare un po’ troppo timido. Ci vuole un opportuno servizio con documentata inchiesta per far ravvedere i nostri amministratori". Vedremo se ci saranno risposte.
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