Bormio

Olimpiadi, nato il gruppo Bormio 2026

Gli operatori economici e le associazioni hanno unito le forze.

Olimpiadi, nato il gruppo Bormio 2026
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Hanno ottenuto l’effetto voluto le esternazioni del presidente di Fisi Flavio Roda e del componente il consiglio di Fondazione Milano Cortina Sergio Schena, in merito al ritardo accumulato dalla Magnifica Terra sul fronte della pianificazione delle opere propedeutiche allo svolgimento delle Olimpiadi invernali 2026. Critiche che spronano. Infatti, gli operatori economici e le associazioni espressione del territorio del bormiese, si sono radunati in un gruppo autonominatosi Bormio 2026, di cui Mauro Bassi Giumèl, presidente di Bormio Marketing, è il portavoce, per unire le proprie forze e proporre alle amministrazioni un elenco di idee finalizzate alla valorizzazione, in ottica olimpica, del comprensorio di Bormio. Un gruppo, Bormio 2026, che sostiene l’amministrazione comunale di Bormio, guidata da Roberto Volpato, che ha visto lavorare fianco a fianco Bormio Marketing coi rappresentanti delle Pro loco dell’Alta Valtellina, delle associazioni ricettivo comprensoriali, di commercianti, artigiani, guide alpine, con la società degli impianti Bormio Ski e i maestri di sci, la società Bormio Terme, Bormio Booking, l’Unione Sportiva Bormiese, Bormio Servizi.

Obiettivo

Una cosa appare chiara a tutti: l’evento olimpico sarà una straordinaria vetrina per l’intero comprensorio e, pur partendo da una base solida come la pista Stelvio, una delle migliori dell’arco alpino, occorre lavorare sodo per delineare gli interventi tesi a valorizzare non solo la venue di gara ma l’intera destinazione. L’amministrazione di Bormio, recepita l’urgenza, lavora per giungere ad una delibera di indirizzo che definisca gli interventi per rendere Bormio olimpica. Dai collegamenti impiantistici (Santa Caterina con Bormio, il sogno di intere generazioni e quindi verso Oga e Valdidentro) al riassetto dell’arrivo della pista Stelvio, a un nuovo impianto che da Bormio, facendo tappa al Ciuk, arrivi alla partenza della discesa libera, all’implementazione dei parcheggi di zona funivia, alla riqualificazione della zona Pentagono. Tutti convengono che non si possa perdere altro tempo e che le azioni dell’amministrazione debbano essere improntate alla progettazione degli interventi.

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