legge 104

Permessi ai lavoratori della sanità, intervengono i sindacati

Le sigle sindacali assicurano che la battaglia per i diritti e la tutela dei lavoratori continua.

Permessi ai lavoratori della sanità, intervengono i sindacati
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I Sindacati CGIL - CISL - UIL rispondono alle dichiarazioni da parte di Rifondazione Comunista di Sondrio che denuncia la difficoltà del personale sanitario di ASST ad accedere ai permessi e congedi aggiuntivi previsti dai vari decreti legati all’emergenza “Covid-19”. Le sigle sindacali tramite un comunicato stampa diffuso oggi vogliono rassicurare che il loro ruolo di vigilanza dura, senza interruzioni, fin dall’inizio dell’emergenza epidemiologica: sulla gestione dell’emergenza e sulle sue conseguenze sull’attività, i bisogni e i diritti del personale e anche sulle tematiche relative alla fruizione dei congedi e permessi previsti dalla L.104, estesi dai decreti “Cura Italia” prima e “Rilancio” poi.

Estensione dei permessi

“Sull’istituto dell’estensione dei permessi va però premesso che, per quanto riguarda il personale sanitario di aziende del SSN coinvolte nell’emergenza sanitaria, i decreti hanno legato l’effettiva fruibilità ad una valutazione da parte delle Aziende sulla loro compatibilità con le esigenze di servizio. - Spiegano i sindacati - Ciò precisato, escludendo pertanto una applicazione automatica per il personale sanitario della fruizione dei permessi aggiuntivi, abbiamo insistito fin da subito con Asst Valtellina e Alto Lario, con la quale l’interlocuzione non si è mai fermata nonostante la situazione emergenziale in atto affinché, dove possibile, tale diritto venisse garantito”.

Comportamenti incoerenti

“Già nel mese di marzo, avevamo riscontrato e prontamente contestato alla Direzione strategica di Asst Valtellina e Alto Lario una serie di comportamenti incoerenti, che vedevano da un lato il diniego da parte dell’Azienda medesima della fruizione dei benefici aggiuntivi previsti dal DL 18 (Cura Italia) relativi alla L.104 e, dall’altra, un ricorso abnorme alla “messa in ferie” d’ufficio. Situazione allora rientrata con il nostro intervento, ma che ha continuato e continua a richiedere la nostra attenzione affinché tutte le legittime rivendicazioni possano venire tutelate e rappresentate, consci al contempo di una situazione certamente non semplice e tutt’altro che ordinaria da gestire”.

Legge 104

“Non è ultima la discussione avviata con la Direzione di Asst nel corso dell’ultimo incontro di trattativa della settimana scorsa, dove abbiamo rimarcato che oggi, superato il momento più critico dell’emergenza, laddove non vi siano reali esigenze di servizio tali da impedire l’esigibilità di un diritto, questo debba venire garantito, senza che lo stesso possa dipendere da discrezionalità, soggettività o motivazioni non connesse alle esigenze organizzative di cui sopra. In primo luogo a chi da mesi si spende con energie, senso del dovere e passione straordinaria! E specie per quanto riguarda i permessi della legge 104. Un diritto garantito dalla legge nei confronti di chi, purtroppo, si trova impegnato nell’assistenza di persone familiari con disabilità grave. - Concludono - Di certo possiamo assicurare che la battaglia per i diritti e la tutela dei lavoratori che sono stati in prima linea, in questo caso della Sanità pubblica, continuerà ad essere al centro del nostro impegno; dentro le aziende ma anche (e ci auguriamo con il sostegno di tutti coloro che li hanno acclamati come eroi) per il diritto ad un contratto nazionale dignitoso”.

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