ruolo attivo

Progetto Interassoc: Agricoltura ecologica e sociale in Valcodera

L'associazione festeggia così i 40 anni.

Progetto Interassoc: Agricoltura ecologica e sociale in Valcodera
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Mentre le attività sul campo sono già cominciate, le Associazioni Amici della Valcodera, Legambiente Valchiavenna e GAS CamBìo Morbegno stanno definendo gli ultimi aspetti organizzativi relativi al Progetto comune che è stato finanziato con le risorse del recente bando regionale sul volontariato.

Il progetto

“Recupero di antiche varietà colturali di Valchiavenna e Bassa Valtellina: sviluppo di filiere locali e promozione di consumi alimentari più sostenibili, con ricadute sulla agrobiodiversità, coesione sociale e patrimonio culturale”, un titolo che già contiene in sé le finalità insite nel Progetto. Alle prime due Associazioni, che già da anni sono impegnate nel recupero e nella coltivazione di antiche varietà agricole, si è aggiunto il GAS (Gruppo d’Acquisto Solidale) che intende cominciare un percorso simile nel territorio della bassa Valtellina.

40 anni di associazione

L’Associazione Amici della Val Codera festeggerà così degnamente i suoi primi 40 anni, dedicati a valorizzare una delle valli più belle della provincia di Sondrio.

Un ottimo modo per celebrare una così importante ricorrenza, quello di dare vita a un Progetto di ampliamento della superficie adibita alla coltivazione, grazie al contributo della Regione Lombardia.

Nei pressi del nucleo di Cìi e di Codera saranno recuperati a coltivo circa 2.000 mq di terrazzamenti inselvatichiti da decenni, provvedendo a ripristinare i muri a secco di contenimento e i passaggi tra le “banche”….saranno presto seminate specie autoctone: il mais Ottofile e i fagioli Bobis e Borlotto di Codera, nonché le sempre apprezzate patate.

100% biologico

Tutta la produzione è biologica al 100% ed è destinata al consumo in valle, in particolare presso il locale Rifugio Osteria Alpina. Legambiente continuerà la coltivazione della patata bianca e rossa di Starleggia, del mais rostrato e del fagiolo di San Giacomo. Varietà antiche e locali, ben adattate alle condizioni climatiche e quindi in generale più robuste e meno bisognose di cure. In passato la loro produzione è stata abbandonata, sia perché meno redditizie, sia perché vittime dell’omologazione colturale imposta dall’industria sementiera. Inoltre le risorse del progetto permetteranno il recupero di altre due antiche selve castanili sopra l’abitato di Pianazzola.

“ Le persone che coltivano antiche varietà colturali sono sempre meno perchè meno produttive degli ibridi moderni. Solo tramandando i loro semi possiamo evitare che si estinguano insieme al ricordo delle culture locali di cui erano parte integrante. “dichiarano i responsabili del Progetto

Il GAS CamBìo

Il GAS CamBìo partecipa per la prima volta ad un progetto che rappresenta un po’ un’Uscita dal Guscio rispetto alla tradizionale attività svolta dall’associazione che si è occupato dei nostri “giacimenti colturali” essenzialmente in veste di fruitore/consumatore.

Con il Progetto in corso, invece, il GAS si propone un ruolo attivo nel campo dell’agricoltura ecologica e sociale sulla base di due direttrici: il recupero di alcune varietà orticole e di varietà di piante da frutto autoctone, meli e peri in particolare.

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