Regione Lombardia. Pedrazzi: "trasporti e infrastrutture, settore in crisi"
"Necessario intervenire su più fronti"

Si è svolta in Regione Lombardia, presso la commissione Territorio e Infrastrutture, l’audizione richiesta dal consigliere regionale della Lega Simona Pedrazzi per chiarire i possibili piani di sviluppo del territorio lombardo in ambito infrastrutturale e logistico. Presente all’audizione il presidente della Federazione Autotrasportatori Italiani e vice presidente vicario di Conftrasporto, Paolo Ugge’.
Settore in crisi
“Voglio prima di tutto esprimere il mio ringraziamento all’intera categoria degli Autotrasportatori per il prezioso lavoro svolto durate il periodo del lockdown - dichiara Pedrazzi, che aggiunge - ”Ho richiesto questo incontro per rispondere alla forte preoccupazione espressa dal settore, dovuta anche alla nuove esigenze emerse nel periodo di emergenza sanitaria, che ha causato nel primo semestre 2020 un dimezzamento del traffico passeggeri e un calo del 30% di quello delle merci, con forti ripercussioni soprattutto sulle piccole imprese artigiane”.
“Purtroppo la pandemia ha messo drammaticamente in evidenza la consolidata debolezza dell’Italia sul fronte della dotazione infrastrutturale e della qualità dei collegamenti- aggiunge il Presidente di FAI Paolo Uggè- e le imprese della mobilità ritengono urgente e non più differibile migliorare e aumentare l’accessibilità e la connettività del territorio lombardo e nazionale, investendo in via prioritaria sulla formazione e l’aggiornamento professionale degli operatori del settore degli autotrasporti. Bisogna inoltre accelerare la transizione verde e digitale in una logica di sempre maggiore sostenibilità dei trasporti, anche attraverso agevolazioni e finanziamenti per favorire il rinnovo del parco mezzi e facilitazioni nell’utilizzo e nel ricorso a combustibili alternativi. Infine serve un vero piano nazionale per la realizzazione di nuove infrastruttureindispensabili a migliorare la mobilità, con particolare attenzione a opere come il traforo del Mortirolo, il tunnel ferroviario del Brennero, la velocizzazione delle connessioni con i valichi svizzeri, il terzo Valico dei Giovi, il completamento della Torino-Lione e dell’Alta Velocità veneta, la prosecuzione dell’Alta Velocità ferroviaria fino a Bari e la realizzazione del Ponte sullo Stretto”.
Le opere lombarde
Tra le opere lombarde prioritarie, Uggè ha quindi evidenziato la necessità di provvedere quanto prima a risolvere gli impedimenti e le limitazioni esistenti nell’attraversamento dell’Adda, con particolare riferimento ai ponti di Paderno, Vaprio, Cassano, Rivolta, Capriate e Brivio. E’ stata sollecitata quindi la necessità di un nuovo scalo merci, essendo ormai lo scalo ferroviario di Bergamo non più adeguato alle nuove esigenze; la realizzazione della variante della Tremezzina e la possibilità di utilizzare la tangenziale di Como senza “salassi economici insostenibili quotidianamente”; il potenziamento del servizio merci e della logistica presso l’aeroporto di Montichiari; la realizzazione del raccordo autostradale A4 della Valtrompia.
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Sistema produttivo
“L’audizione di oggi - prosegue Pedrazzi- è stata molto utile per aprire un confronto su come la logistica dei trasporti possa incidere sul sistema produttivo ed economico dei singoli territori lombardi, il primo passo di un percorso di lavoro che come commissione abbiamo intenzione di portare avanti confrontandoci soprattutto con le esigenze dagli enti locali. Inoltre, va approfondito il rapporto esistente tra autotrasportatori e ambiente, in particolare in un momento come questo in cui si parla molto di politica green e sostenibilità ambientale. Importante è anche il contributo fornito in audizione sulla possibilità di effettuare collegamenti rapidi tra le infrastrutture esistenti. Oltre alle arterie principali, vanno inoltre valutate anche le piccole arterie, fondamentali per l’esistenza stessa dei paesi e di conseguenza, per quella delle piccole botteghe o delle strutture ricettive”.
Mancano autisti
“Infine, - conclude Pedrazzi- vorrei porre l’attenzione su una tematica che è emersa durante l’audizione, e cioè la mancanza di 30 mila autisti. Tema questo che vorrei sottoporre al presidente della commissione attività Produttive per comprendere se sono i nostri connazionali a non voler intraprendere questa professione oppure se sono le aziende stesse a preferire lavoratori stranieri”