Rischio valanghe: allerta alta sul versante retico in Valtellina
Potrebbero verificarsi distacchi anche di grandi dimensioni.
La protezione civile regionale ha emesso un avviso di allerta per Rischio valanghe. Interessato da oggi e per i prossimi giorni in particolare il versante retico.
Rischio valanghe: ecco dove è più marcato
Secondo gli esperti della protezione civile e del servizio nivometeorologico l'allerta è più elevata sul versante retico. In particolare è stato emesso un avviso di allarme arancione sulle zone 12 (Retiche occidentali, province di Como e Sondrio), 13 (Retiche centrali, provincia di Sondrio) e 14 (Retiche orientali,(province di Brescia e Sondrio). L'allerta è valida fino alle ore 00 del 24 gennaio.
Possibili rischi anche sul versante orobico
Anche il versante orobico è comunque interessato dall'allerta, anche se di livello inferiore. Il codice giallo riguarda le zone 15 (Adamello, provincia di Brescia), 54 (Orobie centrali, province di Bergamo, Brescia, Lecco e Sondrio) e 56 (Orobie occidentali, province di Como e Lecco).
Le previsioni meteo
Per la giornata di oggi, martedi' 23 gennaio, cielo sereno salvo residui addensamenti sulle Retiche settentrionali e velature pomeridiane. Oltre il limite boschivo persisterà l'azione di trasporto della neve fresca da parte del vento settentrionale, in attenuazione dal pomeriggio.
Rischio valanghe anche di grandi dimensioni
Particolare attenzione dovrà essere posta ancora per i prossimi giorni sui settori retici, dove sarà possibile il distacco di valanghe di medie e grandi dimensioni, anche con debole sovraccarico (singolo escursionista), su molti pendii ripidi anche a distanza. Non si esclude inoltre la possibilità di distacco spontaneo degli stessi. Non si esclude la possibilità di distacco di valanghe nelle zone storicamente esposte a questi fenomeni, e localmente distacchi anche in zone ripide dove la presenza di valanghe è rara o addirittura storicamente sconosciuta.
L'invito alla prudenza
Dalla protezione civile arriva dunque l'invito alla prudenza verso gli sciatori e gli escursionisti. Inoltre gli esperti raccomandano anche alle amministrazioni locali e agli addetti ai lavori di monitorare la situazione e intervenire vietando il transito di sciatori ed escursionisti nelle zone a rischio.