Risse e aggressioni a Colico: chiuso un locale pubblico
L'obiettivo di questo provvedimento è quella di ottenere un effetto dissuasivo in ordine alla commissione di condotte gravi e pericolose, a tutela dell’ordine e sicurezza pubblica dei cittadini
Risse e aggressioni a Colico: chiuso un locale pubblico.
Chiuso un locale pubblico
Nella giornata di giovedì 28 aprile 2022 il Questore della Provincia di Lecco, su proposta della Stazione Carabinieri di Colico, ha emanato infatti un provvedimento di sospensione della licenza di esercizio pubblico ex art. 100 T.U.L.P.S. nei confronti di un locale di Colico, luogo dove recentemente hanno avuto luogo risse e aggressioni ai danni di ragazzi poco più che ventenni che sono stati anche trasportati in ospedale per le cure connesse alle lesioni subite.
La prima mobilitazione è scattata intorno all'una e mezza. A rimanere ferita in una aggressione in via Al Trivio una ragazza di 22 anni. La giovane è stata soccorsa dai volontari della Croce Rossa di Colico e trasportata, in condizioni non gravi dal punto di vista sanitario all'ospedale di Gravedona.
Stessa destinazione per un 20enne, aggredito a sua volta, sempre in via Al Trivio, intorno alle 3 di questa notte. Anche il ragazzo fortunatamente non ha riportato traumi preoccupanti ed è stato assistito dai volontari della Cri di Colico.
Risse e aggressioni
Il locale è stato ritenuto dalle forze dell'ordine luogo di gravi disordini a causa del comportamento tenuto da alcuni avventori, complice anche il forte stato di alterazione psicofisica determinato, proprio all’interno del locale, dalla smodata assunzione di alcolici.
La particolare violenza che ha caratterizzato gli episodi ha suscitato allarme sociale ed ha pertanto giustificato, da parte del Questore Alfredo d'Agostino, l’emissione del provvedimento in argomento, per un periodo di sette giorni, che è stato notificato nel pomeriggio di ieri al titolare da personale della Polizia di Stato di Lecco e della Stazione Carabinieri di Colico.
L'obiettivo di questo provvedimento è quella di ottenere un effetto dissuasivo in ordine alla commissione di condotte gravi e pericolose, a tutela dell’ordine e sicurezza pubblica dei cittadini