Valdidentro

Ritrovarsi tutti insieme per ricordare la figura del Frà de Cancan, padre Giuseppe Oldrati

Ricordo del cappuccino di Endine Gaiano a 20 anni dalla scomparsa.

Ritrovarsi tutti insieme per ricordare la figura del Frà de Cancan, padre Giuseppe Oldrati
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Ritrovarsi per non dimenticare è stato l’intento della Comunità pastorale di Valdidentro per ricordare domenica 7 marzo al Frà de Cancan, Padre Giuseppe Oldrati, cappuccino di Endine Gaiano a 20 anni dalla sua scomparsa il 17 marzo del 2001. La prima messa è stata celebrata nella chiesa di San Lorenzo Gallo a Premadio da don Lino Urbani; la seconda, nella chiesa di S. Antonio da Padova alle Pradelle di Pedenosso dal don Giovanni Quadrio, collaboratore del parroco don Mauro Donatini. Vicinanza tra i fedeli e le persone della comunità in generale, che hanno voluto omaggiare con preghiere e letture una figura di spicco e di riferimento, che portava avanti la parola del Signore non solo al villaggio Digopoli, dove alloggiavano gli operai che negli anni ‘50 costruivano le dighe per conto dell’azienda idroelettrica milanese A2a, allora Aem, ma anche collaborando in piena sintonia, condivisione di intenti e soprattutto amicizia con l’allora parroco della Valdidentro don Giovanni Rapella.

La storia

Padre Oldrati fu tra quelli che volevano l’illuminazione della croce del Monte Scale. Sentite le omelie dei religiosi, che hanno sottolineato la bontà e la correttezza d’animo del frate, capace di trasmettere fede e fiducia a chi incontrava; toccanti la poesia di Adelina Della Bosca, letta da Maria Adele Antonioli e la lettera dell’amico Tranquillo Armanasco, recitata dal Confratello Erasmo Schivalocchi. Ai presenti, in ricordo, una raffigurazione del frate dell’artista locale Angela Martinelli.

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