Valfurva

Sciare per la vita continua il suo progetto per salvare i bambini dalla leucemia

La campionessa Deborah Compagnoni ha ospitato alla Baita Fiorita atleti di ieri e di oggi.

Sciare per la vita continua il suo progetto per salvare i bambini dalla leucemia
Pubblicato:
Aggiornato:

Serata benefica a Santa Caterina Valfurva. Sciare per la Vita, 20 anni di impegno, 20 mila euro raccolti, che grazie a nuovi sponsor raddoppieranno, da destinare alla ricerca e cura delle malattie leucemiche dei bambini. La campionessa di sci Deborah Compagnoni anima della onlus, fondata insieme a Pietro Vitalini, da sempre associata alla manifestazione in memoria della cugina Barbara, colpita da leucemia a soli 21 anni, conosciuta come Scia coi Campioni, sabato scorso ha ospitato in casa sua, Baita Fiorita, atleti di ieri e di oggi, come Paolo De Chiesa, Renè De Silvestro, Pietro Zazzi, e tanti amici, che in caso di bisogno non mancano mai.

Commento

Così Compagnoni. "Un bilancio più che positivo; una grande partecipazione, sentita, fatta col cuore, che porta al successo e alla continuità di una onlus come la nostra, che è Sciare per la Vita, perché si crede a un progetto; anche in momenti difficili, e in una edizione limitata come questa, la ricerca deve andare avanti. La missione è sempre quella di cercare di combattere la leucemia; solo attraverso la ricerca si possono trovare le cure, anche per le forme più difficili; vorremmo arrivare a 30 mila euro, con la gita che faremo questa estate tutti assieme a Santa Caterina il 4 settembre". Sciare per la Vita ha un filo diretto con il Comitato del Centro Maria Letizia Verga che studia e ricerca all’interno dell’Ospedale San Gerardo di Monza, l’unico al mondo di proprietà dei genitori dei bambini, che pagano i medici, che fanno ricerca. Ancora oggi nel 15% dei casi i bambini muoiono di leucemia; solo sostenere la ricerca porta ad avere nuove guarigioni.

Verga

Così il presidente Giovanni Verga. "I nostri motivi sono uno solo: guarire un bambino in più, quello che arriverà domani. Il progetto nasce da lontano, quando alla fine degli anni Settanta quasi tutti i bambini morivano di leucemia; oggi abbiamo dimostrato che, a fronte dei protocolli di terapie, si possono guarire bambini coi trapianti di midollo, terapie genetiche, con le innovazioni; ma c’è tanto da fare ancora e noi lo possiamo fare solo coi nostri medici. Quanto le cose ti toccano da vicino, vorresti che non succedessero più". Serata condotta da Stefano Faifer e allietata dalle musiche di Chicco Cotelli alla pianola e Mario Brioschi alla tromba.

Seguici sui nostri canali