straordinario impegno

Sciopero dei trasporti, in Valtellina circa 250 lavoratori aspettano il rinnovo del contratto nazionale

Il Coordinatore FIT CISL Sondrio, Michele Fedele, spiega le motivazioni dell'agitazione.

Sciopero dei trasporti, in Valtellina circa 250 lavoratori aspettano il rinnovo del contratto nazionale
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È stato proclamato, per la giornata di lunedì 8 febbraio 2021, lo sciopero nazionale di 4 ore delle lavoratrici e dei lavoratori del settore Trasporto Pubblico Locale, comparto autoferrotranvieri. I motivi della mobilitazione sono dati dalla mancata volontà da parte delle organizzazioni datoriali (ASTRA, ANAV e AGENS) di avviare il confronto per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro, scaduto a dicembre 2017.

Il Coordinatore FIT CISL Sondrio, Michele Fedele, spiega che In provincia di Sondrio, la mobilitazione coinvolge circa 250 lavoratori dipendenti delle aziende del trasporto pubblico locale che, da oltre 3 anni, aspettano il rinnovo del contratto nazionale.

Manca un confronto serio

È veramente triste prendere atto che le parti datoriali dimostrino di non avere a cuore la situazione dei dipendenti delle aziende da loro rappresentate, rendendosi indisponibili ad un confronto serio che possa permettere il rinnovo del contratto, scaduto addirittura nel 2017. - Commenta Michele Fedele - È triste, peraltro, pensare che detto atteggiamento delle parti datoriali si manifesti in un momento così particolare della nostra vita sociale e nei confronti di una categoria di lavoratrici e lavoratori che è in prima linea ad affrontare i rischi sanitari prodotti dalla pandemia in corso.

Maggiore attenzione

È infatti sotto gli occhi di tutti, anche nella nostra provincia, l'impegno di questa categoria di lavoratori che quotidianamente ha permesso e permette la mobilità delle persone in situazioni difficili e a forte rischio, spesso con protezioni inadeguate, in situazioni di sovraffollamento e con esposizione al rischio di aggressioni. - Continua il Sindacalista - Quella degli autoferrotranvieri è una categoria di lavoratori che merita maggiore attenzione, soprattutto in questa particolare contingenza e, invece, si ha la sensazione che questa categoria sia una categoria “bistrattata”…. Un esempio: il fatto che gli autoferrotranvieri non siano stati presi in considerazione per la vaccinazione anti covid nella prima fase del piano vaccinale, al pari degli operatori sanitari e degli operatori scolastici, nonostante sia evidente la loro forte esposizione al rischio di infezione.

Straordinario impegno

Fedele conclude: “Auspichiamo che la mobilitazione in corso induca le controparti datoriali a riprendere un confronto costruttivo che porti ad un accordo per il contratto nazionale di lavoro ed, inoltre, che la stessa disponibilità sia dimostrata dalle singole aziende del TPL, anche quelle della nostra provincia, per la definizione dei contratti aziendali che tengano conto dello straordinario impegno che i loro dipendenti hanno dimostrato e continuano a dimostrare in questa difficile situazione”.

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