Valdisotto

Sisana presenta "Il Vecchio del Bosco, nella natura per guarire"

Ottava opera pubblicata dall’autore.

Sisana presenta "Il Vecchio del Bosco, nella natura per guarire"
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Esce in questi giorni "Il Vecchio del Bosco, nella natura per guarire", ottava opera di Antonio Sisana, dedicata a chi viaggia per viaggiare, non per arrivare; agli equilibri instabili di uno stormo coerente e fluido, figlio di una volontà collettiva, in cui nessuno conduce e nessuno segue, animata dal desiderio di ispirare nuovi modi per pensare la relazione tra uomo e natura.

Stampato su carta naturale, inaugura la collana EquiLibri, casa editrice Alpinia di Bormio. Sisana, durante il lockdown, ha riscoperto se stesso nella natura incontrando gli esseri che popolano il suo bosco interiore e parlano direttamente al cuore.

Racconta di alberi, animali, insetti, incontri carpiti nel bosco, di vicende reali e profonde, vissute appena fuori dal bosco da esseri umani.

L'autore

Così l’autore.

"Racconto di un anno, lo scorso, in cui ci siamo trovati in una grande burrasca, che può essere vista come tragedia oppure come grande occasione.

L’incontro col Vecchio mi ha aiutato a ritrovare chi siamo e quali sono le cose che veramente hanno valore nella vita; c’è un luogo che al primo incontro ha aperto un dialogo profondo con il bosco interiore; è a poco più di un chilometro da Oga, paesino in Valdisotto sopra i 1400 metri, che mi ospita dal 2004; prima di abitarvi, non lo frequentavo molto.

Camminare per i boschi intorno è stato un lento e graduale cammino nel nuovo, spesso da solo. Ebbene, vi è un sito, ai margini del prato, ove dimorano una vecchia e bella betulla assieme al suo compagno, un sorbo degli uccellatori; lì ho subito avvertito una grande risonanza e, spesso, mi reco anche con la famiglia. Il libro è un tuffo nella mia intimità".

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