Livigno

Tanti gli studenti costretti a tornare a casa

Ragazzi in fuga da Istituti scolastici e i convitti di Bolzano, Trento e Merano.

Tanti gli studenti costretti a tornare a casa
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Da sempre gli Istituti scolastici e i convitti altoatesini, soprattutto quelli a Bolzano, Trento e Merano, sono meta ambita di studio per i ragazzi di Livigno, che superano i 140 km di distanza pur di portare a casa una educazione di eccellenza. Purtroppo il colore rosso che ha assunto la Provincia Autonoma legati alla pandemia Covid Sars 2, ha costretto anche gli studenti delle superiori del Piccolo Tibet, che si aggiungono ai circa 100 già rientrati precedentemente, a subire il sacrificio e a dovere fare le valigie per ritornare nella propria cittadina dell’Alta Valle, dove adeguarsi alle nuove regole che impongono lo studio attraverso la DAD, ovvero la didattica a distanza.

Dieci ragazzi

Non c’è tempo da perdere; gli esami di maturità per coloro che frequentano la classe quinta, non sono troppo lontani. Sono una decina i giovani infatti che da qualche giorno si sono dovuti adattare a studiare con questa modalità, che comunque, dicono, non inficia lo stretto legame che esiste fra i due territori. La scelta di andare a studiare oltre il passo della Forcola o del Gallo, per molte famiglie è dovuta alle tante opportunità extrascolastiche che i loro figli possono vivere, fornite dalla zona, magari maggiori di quelle riservate dall’Alta Valle, che inducono a sostituire la pendolarità con le scuole di Bormio, o la frequentazione dei collegi di Sondrio o delle famiglie a Tirano, con l’offerta di fuori provincia.

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