Il caso Aprica

Una piscina nuova? Corteno ci starebbe

La demolizione del Palazzetto imporrebbe di individuare un’area per la creazione di un nuovo centro sportivo.

Una piscina nuova? Corteno ci starebbe
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Parla il sindaco.

Una piscina nuova? Corteno ci starebbe

Non c’è verso. Non c’è amministratore pubblico di Aprica che voglia dirci la sua opinione sulla proposta di eliminazione del vecchio e costosissimo (100mila euro l’anno per gas e luce, più le manutenzioni varie...) Palazzetto sportivo di Aprica e successiva ricreazione di quell’oasi naturale precedentemente esistente. Eppure l’idea non è parsa così malvagia all’atleta simbolo del paese orobico Alex Bellini, al direttore del Consorzio turistico di Tirano e patron del Giro d’Italia in Valtellina Gigi Negri, all’operatore turistico Paolo Cioccarelli, a tanti proprietari di seconde case che ci hanno scritto sia pubblicamente sia in privato. Anche perchè è un’idea green e rivoluzionaria che riqualificherebbe tutta l’immagine di Aprica in senso ecosostenibile con una cassa di risonanza mediatica senza precedenti.

Alternative

Stimolati proprio dai messaggi privati che ci chiedevano però delle soluzioni alternative per le strutture sportive di palazzetto e piscina, abbiamo fatto ulteriori indagini. E ovviamente siamo partiti da una piscina già esistente, anche se chiusa da anni, nella zona di San Pietro e facente parte di un altro deprecabile ecomostro. Siamo andati a fotografarne l’ingresso, ovviamente blindato. Risalendo ai nostri informatori, perchè anche il Comune di Corteno non ne sa molto, abbiamo appreso che negli anni ‘70 era perfettamente funzionante, poi negli anni ‘80 è stata trasformata in centro spettacoli e concerti. Il più informato nel merito è Roberto Arrigoni: "Negli anni ‘70 rappresentava, nonostante il gusto discutibile del contesto, un importante punto di riferimento per Aprica. Nello stesso quartiere residenziale, oltre alla splendida piscina, esisteva anche un campo da tennis. Comunque si tratta di un’opera di oltre 50 anni fa che, e nonostante fosse stata costruita nel territorio del Comune di Corteno, donava all’Aprica un valore aggiunto e ai suoi frequentatori un’ottima occasione di svago".

Sabbadini

Da questa considerazione ci è venuto in mente che una soluzione alternativa alla piscina che sparirebbe potrebbe proprio essere la riqualificazione di quella di San Pietro, nonostante sia dentro un contesto veramente brutto. D’altronde anche solo lungo il corso Roma sono davvero tanti gli stabili abbandonati e da riqualificare. Da qui il salto di pensiero su una nuova collaborazione con il Comune di Corteno Golgi - ce ne sono già in essere diverse - è stato breve. E così abbiamo voluto sentire il sindaco di Corteno Ilario Sabbadini, che ci è parso disponibile e gentile. "La collaborazione con Aprica va avanti su un sacco di cose, penso per esempio alla piazzola per gli elicotteri o alla discarica degli inerti. Ne stiamo discutendo da tempo e probabilmente le due cose andranno in porto a breve, come il centro servizi al Baradello. E’ ovvio che un tentativo di inversione di tendenza rispetto al cemento degli anni ‘70 va fatto, e noi abbiamo sempre pensato di lavorare in questo senso".

Progetto

Sulla questione piscina Sabbadini è netto. "Un progetto come quello della distruzione del Palazzetto sportivo di Aprica è faraonico, ma certamente saremmo pronti a collaborare con Aprica per individuare insieme un’area dove poter costruire una piscina nuova che possa servire entrambi i paesi ed essere un punto di riferimento sportivo di pregio. Livigno o Ponte di Legno insegnano". Infatti, a differenza di Aprica, Corteno ha i terreni. "Scarterei a priori - sempre il sindaco - l’ipotesi di sistemare la piscina esistente a San Pietro che è inserita in un ecomostro che andrebbe invece anch’esso abbattuto. Dovremmo anche risalire alla società proprietaria di quell’immobile perchè al momento non ne siamo più a conoscenza. Vedrei invece di buon occhio un’operazione nuova. Ovviamente potrebbe esserci anche l’intervento privato e dovrebbero esserci tutte le condizioni per creare un polo sportivo moderno ed efficiente. Ma sicuramente è una buona idea e non diciamo di no a priori. Siamo ben consapevoli di avere terreni liberi che Aprica non ha più".

Apertura

E questa ci pare una gran bella apertura da parte del Comune limitrofo ad Aprica per creare quelle alternative necessarie alla demolizione del Palazzetto. Sappiamo di parlare di operazioni costose, di utopie, ma sappiamo anche che sono operazioni che la storia ha dimostrato che si possono fare, riqualificando, oltre che tutta l’asta del torrente di Aprica restituendo ai turisti e agli aprichesi una vera oasi naturale, anche un’unità d’intenti che deve essere alla base del turismo del futuro per due località così vicine e che possono una sopperire alle mancanze dell’altra. Le alternative alla piscina abbattuta potrebbero quindi essere una nuova struttura in zona Castelli, la difficile riqualificazione della piscina già esistente e abbandonata a San Pietro, e infine, e questa ci pare l’ipotesi più fattibile, l’unione delle forze col Comune di Corteno per creare un polo sportivo nuovo e all’avanguardia su un terreno di questo paese, che ne ha in abbondanza. E’ stato fatto per altre questioni, si potrebbe fare anche per piscina e centro sportivo. Il sindaco di Corteno è concorde. Aspettiamo l’opinione - per ora mai pervenuta - di quello di Aprica o di qualcuno della sua squadra, magari per la prossima settimana. Se non arriverà, dopo 7 puntate e aver analizzato la proposta sotto tutti i punti di vista, ci prenderemo una pausa di riflessione. Sperando di aver aiutato a riflettere.

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