L'emergenza

Variante Delta, il Pd: "Ridurre i tempi dei richiami e tampone per chi torna dalle vacanze"

"Dobbiamo fermarla per non tornare in autunno al punto di partenza".

Variante Delta, il Pd: "Ridurre i tempi dei richiami e tampone per chi torna dalle vacanze"
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Il Partito Democratico ha depositato questa mattina, martedì 28 giugno 2021, una mozione urgente per chiedere alla Regione di ridurre i tempi tra prima e seconda dose del vaccino e riprendere in modo deciso il tracciamento per evitare il diffondersi della variante Delta del Covid-19. Ecco che cosa chiede in dettaglio la mozione, che porta come prime firme quelle della consigliera Carmela Rozza e del capogruppo Fabio Pizzul: anticipare le date della somministrazione della seconda dose di Pfizer e Moderna da 42 ai 21 giorni e, per AstraZeneca, da 84 a 28 giorni;  definire una struttura stabile di tracciamento dei contagi; proporre a chi rientra dalle vacanze estive un test molecolare gratuito per individuare i casi di variante non rilevabile dai test antigenici; costituire un’equipe di lavoro dedicata al tracciamento di comunità a rischio (scuole, quartieri, luoghi di lavoro ecc.). Il Pd ne chiede la discussione nella seduta odierna del Consiglio regionale.

Variante Delta: non tornare in autunno al punto di partenza

Spiegano Rozza e Pizzul:

“Per non tornare in autunno al punto di partenza, cosa che non deve accadere, occorre lavorare al meglio ora per rinforzare la sorveglianza sanitaria. Dobbiamo fermare la variante Delta che, e lo dice il ministero in una recente circolare, è altamente pericolosa per chi ha assunto solo la prima dose, ma poco pericolosa per chi è completamente vaccinato. In Lombardia si stanno allungando i tempi del richiamo, mentre va fatto esattamente il contrario, chiamando tutti, soprattutto gli anziani, per anticipare il richiamo prima delle vacanze estive, e riducendo al minimo il periodo tra prima e seconda dose. Non possiamo permettere che la variante Delta prenda piede e colpisca chi ha già avuto la prima inoculazione ma non è ancora totalmente coperto. Occorre vaccinare, testare e tracciare, e lo dobbiamo alle tante vittime ma anche ai commercianti, ai ristoratori e a tutti gli imprenditori che hanno sofferto duramente le restrizioni e i lockdown".

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