Villa di Tirano

Via al cantiere di un altro capannone

Affisso all’albo pretorio in settimana il permesso di costruire.

Via al cantiere di un altro capannone
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La domanda sorge spontanea: ma nel Tiranese c’è così tanto bisogno di fare la spesa? Quello per cui c’è stato il via libera del Comune di Villa in settimana sarà l’ennesimo capannone di una mega-azienda della grande distribuzione organizzata di alimentari e generi di largo consumo. E ormai, sul territorio villasco che si affaccia direttamente sulla statale 38, questo genere di capannoni, non si contano più. Al punto che viene da chiedersi: ma c’è la gente per giustificare un così elevato insediamento produttivo? Evidentemente sì. L’istanza di voltura al permesso di costruire del 21 agosto 2020 rilasciato alla società De.Ma.Srl con sede a Villa di Tirano, rappresentata dal signor Gian Piero De Buglio riguarda la concessione per la realizzazione di un nuovo edificio commerciale sul lotto di terreno sito a Villa in via Nazionale e distinto catastalmente al foglio 24, è pervenuta in data 28 gennaio 2021 da parte di Romano Mion, veronese, legale rappresentante della società Spesa Intelligente Spa.

Permesso

Il primo febbraio il Comune di Villa di Tirano ha rilasciato l’ennesimo - è il caso di dirlo - permesso di costruire alla grande distribuzione. Il 23 febbraio l’affissione all’albo pretorio e quindi l’ufficialità. I lavori inizieranno di certo nel giro di breve tempo. I villaschi avranno un altro ecomostro sul loro ormai deflorato territorio. Se a questo modus operandi aggiungiamo l’arrivo previsto della tangenziale di Tirano, c’è da chiedersi quanta terra rimarrà ad un paese che era prevalentemente agricolo, almeno fino a qualche anno fa. Inutile sentire gli amministratori, la risposta è sempre quella. Le domande sono regolari e la legge lo consente. Non resta quindi che veder sorgere un nuovo capannone. Ci si chiede come in un periodo di crisi come questo certe aziende possano proseguire imperterrite nella loro attività di espansione anche in zone non metropolitane e quindi non così popolate, ma tant’è. Queste domande, come diceva Bob Dylan, soffiano nel vento.

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