Al Teatro Sociale arriva il Trovatore

Al Teatro Sociale arriva il Trovatore
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Si rinnova l’appuntamento con l’opera lirica in occasione dell’inaugurazione della Stagione 2018-2019 del Teatro Sociale. Dopo il Barbiere di Siviglia di Rossini, Rigoletto e Traviata di Verdi, sarà ancora un’opera di Giuseppe Verdi a dare avvio ufficialmente alla Stagione, venerdì 28 settembre 2018 (ore 20.30): Il Trovatore, dramma in quattro parti di Giuseppe Verdi su un libretto che Salvatore Cammarano trasse dalla tragedia El trovador dello spagnolo Antonio García Gutiérrez.

Il Trovatore al Teatro Sociale

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Il Trovatore che andrà in scena al Teatro Sociale sarà presentato grazie a una produzione integralmente italiana, anzi emiliana, proveniente da quelle terre verdiane dove l’opera è sempre viva: sul podio Stefano Giaroli , già a Sondrio con la sua orchestra Terre Verdiane nelle precedenti Traviata e Rigoletto, scandirà le vicende dei protagonisti del dramma con il Coro dell’Opera di Parma diretto da Emiliano Esposito per la regia di Pierluigi Cassano.

Grande cast

Un cast di grande rilievo per l'opera di Verdi vedrà nei ruoli principali Hector Lopez come Manrico, Leonora verrà interpretata da Renata Campanella , mentre Cristina Melis vestirà i panni di Azucena e il baritono Marzio Giossi, già acclamato a Sondrio nei ruoli di Rigoletto e Germont padre, interpreterà il Conte di Luna, e Massimiliano Castellani sarà Ferrando.

Capolavoro verdiano

Il capolavoro verdiano, rappresentato per la prima volta al Teatro Apollo di Roma il 19 gennaio 1853 e poi consacrato come seconda opera della cosiddetta "trilogia popolare" (con Rigoletto e Traviata), incarna il modello esemplare dell'opera italiana di metà Ottocento. Vi si ritrova la tipica triade melodrammatica con i suoi personaggi a tutto tondo: Manrico, passionale innamorato, romantica e irredentista figura del proscritto; Leonora, immagine della purezza angelicata, della dedizione spinta fino al sacrificio di sé; il Conte di Luna, spietato antagonista che rappresenta l'istanza tirannica e repressiva. Solo la figura di Azucena, la zingara presunta madre di Manrico, lascia intravedere un'ombreggiatura psicologica nel suo dissidio tra amore materno e sete di vendetta. Con uno slancio ritmico e melodico forse mai più ripetuto, Verdi intreccia alla vicenda amorosa le tematiche a lui care del rapporto familiare, dei valori morali, del conflitto etico e politico. Ne scaturisce un'opera fiammeggiante, ricca di contrasti violenti, contraddistinta dall'ossessiva presenza (anche solo metaforica) del fuoco e della guerra. L'impianto scenografico è tradizionale e ambientato nella Spagna del '600.

BIglietti

I biglietti (a partire da € 15,00), sono acquistabili dal 29 agosto, ore 8.30, presso l'Ufficio Relazioni con il Pubblico del Comune di Sondrio in Piazza Campello, 1, Piano Terra.
(Lun, mar, gio e ven dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 14.30 alle 16.30; merc. dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 13.30 alle 17.30); online, tramite il sito del Teatro Sociale di Sondrio
www.teatrosocialesondrio.it o direttamente su Vivaticket o nei punti vendita Vivaticket:
La Pianola - Via C. Battisti - Sondrio, VANRADIO - Via Vanoni 44 - Morbegno, Libreria Il Mosaico - Viale Italia 29 - Tirano.

Si ricorda che per ogni 20 biglietti acquistati, è previsto 1 biglietto omaggio.

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