Ritrattista e figurativo

Mostra di Roberto Bogialli a Morbegno

L'artista è scomparso prematuramente in circostanze tragiche.

Mostra di Roberto Bogialli a Morbegno
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Nell’ambito degli eventi e delle manifestazioni, promosse dalla Associazione Culturale “Forme Luci Ombre È Valtellina”, nelle giornate del 2 e 3 giugno scorsi, nel chiostro e nell’Auditorium Sant’Antonio di Morbegno, si è svolta anche l’apertura inaugurale della Mostra personale dedicata all’artista Roberto Bogialli.

Mostra di Roberto Bogialli

Sono oltre trenta le opere in mostra fino al 12 giugno prossimo: opere che Roberto Bogialli amava definire tutta la sua vita. Non solo per l’affetto che ciascun artista tributa alle proprie creazioni, ma soprattutto perché in ogni opera vi è il vissuto profondo di Roberto: quei luoghi e quelle persone che sono stati parte della sua infanzia e dell’adolescenza, fino alla sua età matura. E ne ripercorrono l’esperienza artistica, le scelte stilistiche e le tecniche adottate in decenni di lavoro e sperimentazione.

Scomparso prematuramente

Nella presentazione introduttiva alla mostra, ad Cristina Ferrè, ha ricordato, il febbraio dello scorso anno, quando siamo stati raggiunti dalla notizia della scomparsa di Roberto Bogialli. Il dolore. Lo smarrimento. L’incredulità. Ma subito anche la reazione a quel doloroso momento: pensare al futuro e organizzare una grande personale per celebrarne il ricordo e per tenerlo se possibile ancora con noi.

“Sono passati alcuni mesi e quando vi sono state le condizioni ecco l’ampia e articolata esposizione personale dell’artista, ospitata nella scenografica Sala capitolare del complesso di Sant’Antonio che questa sera inauguriamo tutti insieme nel ricordo di un artista, maestro, poeta delle immagini. E poi di un uomo dalle capacità umane davvero straordinarie e non comuni”.

“Tutto questo grazie al lavoro e all’impegno della sua famiglia, Patrizia e Christian Bogialli che hanno selezionato le opere da presentare e alla Associazione Culturale “Forme Luci Ombre È Valtellina”

Roberto Bogialli

Roberto nasce nel 1952 a Morbegno, ma trascorre la sua infanzia e la sua adolescenza a Civo piccola e vivacissima realtà sopra Morbegno, nel versante retico, quello più solivo, luminoso.
Impara, fin da ragazzo, ad osservare il paesaggio, gli uomini, le donne di montagna, i lavori nelle vigne e nei campi, il susseguirsi delle stagioni, il passare del tempo, anche quello della vita. Un patrimonio immenso di immagini e ricordi (ecco il legame con il titolo) che Roberto saprà trasferire con sapienza nelle sue opere.

Oggi dell’artista Roberto Bogialli si presentano oltre 30 lavori che ricostruiscono, appunto, tutta la sua vita vissuta accanto alle persone amate e conosciute in un territorio del quale ha saputo cogliere con sapienza la ricchezza umana e i mutamenti contraddistinti dallo scorrere degli anni.

Ritrattista e figurativo

Ritrattista e figurativo sono le sue specialità. E questo percorso espositivo rispetta e testimonia con attenzione l’evoluzione, la crescita e gli eventi naturali di ciascuna persona che lui ha conosciuto.
Si inizia con la sezione dedicata agli scorci della sua amata Morbegno: molte le reinterpretazioni della Piazza San Giovanni, della Piazza Sant’Antonio e quella delle Tre Fontane. Una immagine poetica è dedicata all’antico lavatoio di via Faedo, e al chiostro di sant’Antonio.

Nella seconda sezione ecco le tele dedicate al mondo contadino e rurale di Civo e della Costiera: Lavori nelle vigne, La fienagione, le cerimonie religiose, i ritratti delle persone incontrate, conosciute e amate.
Molte tele sono invece dedicate dedicata ai bambini ritratti mentre giocano, mentre lavorano in campagna, nei momenti di spensieratezza o durante i momenti religiosi.
Cura del particolare e l’utilizzo del colore prudente, dolce, centellinato, quasi una poesia: sono le spiccate ed evidenti caratteristiche di quasi tutti i lavori presenti. Ecco i suoi colori pastello appena accennati, che cedono il passo a quelli più scuri per sottolineare la cupezza, la fatica e la particolarità di un momento impresso nella tela.

Le tecniche utilizzate sono in prevalenza olio su legno e compensato, supporti rigidi in grado di mantenere la compattezza e sopportare le pennellate più decise dell’artista e i ritocchi effettuati direttamente con le dita.

Una superficie dura, compatta che quasi non si piega al gioco del colore.

Abbraccio nel ricordo

“Proprio per la versatilità del maestro Roberto Bogialli, continua Cristina Ferrè, questa esposizione può essere vissuta e declinata da ciascuno in altrettanti modi: può essere un libro autobiografico, il cantico di una poesia, un reportage fotografico. Auguro che ciascuno possa andare oltre a questa passeggiata artistica proprio perché questa esposizione è in grado di rappresentare molto altro e molto di più”.

Questa mostra è un vero e proprio abbraccio nel ricordo di uno degli artisti valtellinesi più amati. Che racchiude e preserva un mondo dove il territorio e la gente valtellinesi vivono e parlano.
Al termine della presentazione i Responsabili dell’Associazione Culturale “Forme Luci Ombre È Valtellina”, hanno consegnato alla moglie di Roberto Bogialli, la signora Patrizia, una targa a ricordo dell’artista.

L’auspicio e l’augurio è sempre quello che durante questo viaggio ciascuno possa essere sollecitato dalla bellezza, dai ricordi, dalle emozioni. Ma le parole migliori sono quelle raccontate dalle stesse opere che occhieggiano alle pareti. Di inaspettata bellezza, una dopo l’altra.

La mostra resta aperta fino al 12 giugno. Un’occasione preziosa per accostarsi alla visita. Da vedere e da rivedere.

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