Dopo una “pausa di riflessione”

Riparte la stagione degli "Amici della musica" e "Orchestra Vivaldi"

Il Maestro Lorenzo Passerini curerà la direzione artistica.

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Sono questi giorni di attesa per l’avvio della 61a Stagione degli “Amici della Musica” di Sondalo e dell’”Orchestra Antonio Vivaldi”, saldamente nelle mani del direttore artistico Lorenzo Passerini.

Inaugurazione

L’inaugurazione è annunciata per sabato 30 settembre 2023 con un capolavoro assoluto della musica sacra: il Requiem di Verdi; dedicato alla memoria di Alessandro Manzoni, del quale quest’anno si celebra il 150° anniversario della morte. La sua temibile grandiosità verrà accostata al raccolto minimalismo del Requiem di Puccini (durata 6 minuti circa!), dedicato alla memoria di Giuseppe Verdi. Due momenti, due partiture, due dimensioni, due formazioni strumentali e vocali così diverse, in grado di produrre uno straordinario effetto musicale. Dunque, un’apertura di Stagione degna di Festival internazionali, con solisti di fama, un’orchestra al gran completo, e ben quattro cori coinvolti. Dirige Lorenzo Passerini.

Dopo una “pausa di riflessione”, che sembra fatta apposta “per recuperare le forze”, la Stagione riprende un mese dopo, giovedì 2 novembre, col concerto «Da Süssmayr a Strawinsky» che comprende il Concerto per violino di Giovanni Battista Viotti (solista Margherita Miramonti), in prima esecuzione assoluta nella nuova edizione critica curata da Colomba Betti. A seguire la divertente Sinfonia Turchesca di Süssmayr (l’allievo di Mozart, famoso per averne completato il Requiem) dove l’orchestra farà rivivere le fiabesche atmosfere orientali. Dopo una nuova composizione di Nello Colombo, noto operatore culturale del capoluogo, verranno eseguite le Danze concertanti di Strawinsky. Dirige sempre Lorenzo Passerini.

Sabato 16 dicembre sarà la volta degli Archi della Vivaldi alle prese con le Danze rumene di Béla Bartók. Splendente e radioso, poi, il Concerto per tromba di Robert Planel. Il solista Alex Elia, abituale prima tromba della Vivaldi, ricopre questo prestigioso incarico anche presso l’Orchestra Filarmonica di Rotterdam. Alle luminose sonorità di questo strumento seguiranno il calmo Abbraccio Infinito di Simone Piraino e le tormentate cupezze della Sinfonia da camera che Shostakovich scrisse nel 1960, l’anno dei suoi profondi, e per lui pericolosi, contrasti col regime sovietico. Roman Spitzer, violista di fama mondiale, dirige per la prima volta la Vivaldi.

Mercoledì 3 gennaio 2024 il tradizionale Concerto di Capodanno. Eventi di questo genere evocano le spumeggianti musiche viennesi della famiglia Strauss. Ma stavolta c’è dell’altro. Dapprima il ritorno del giovane valtellinese Alberto Abram, già segnalatosi lo scorso anno e ora alle prese con la direzione del Canto degli Italiani (cioè l’Inno di Mameli). La bacchetta tornerà nelle mani dei due direttori Lorenzo Passerini e Ernesto Colombo, che eseguiranno la nuova composizione di Umberto Pedraglio Suite per violoncello d’alluminio (si noti: di alluminio!), due orchestre e due direttori! Precede la simpatica sfida fra i due direttori a capo delle rispettive orchestre, l’esecuzione del Concerto per fagotto di Gioacchino Rossini, solista Augusto Palumbo.

La serata di venerdì 19 gennaio sarà tutta dedicata a Beethoven. Un concerto monografico che prevede l’esecuzione della strepitosa Settima Sinfonia e del Concerto n. 4 per pianoforte. Beethoven non ha mai composto una “decima sinfonia”, ma ne ha lasciato alcuni abbozzi, sulla base dei quali si potrà ascoltare (e personalmente giudicare) il risultato ottenuto dall’incarico affidato all’Intelligenza Artificiale (fenomeno destinato a cambiare la vita di tutti gli esseri viventi) di “comporre” la Sinfonia. Dirige ancora Lorenzo Passerini.

Venerdì 16 febbraio sarà una “prima assoluta”, dopo 60 Stagioni, l’esecuzione in forma di concerto, cioè senza scene e costumi, di un’opera lirica. L’intelligente scelta del direttore artistico Lorenzo Passerini (in questa occasione anche direttore e concertatore) è caduta su I pescatori di perle di Georges Bizet (sua la più conosciuta Carmen), per una lettura che sicuramente si rivelerà per il pubblico assai appagante. La vicenda si sviluppa all’interno di una musica carica di appassionato lirismo, rievocativa di un lontano colorato Oriente “da cartolina”. L’intuitivo sviluppo della trama potrà essere seguito in diretta nei sovratitoli in italiano. Il Coro San Gregorio Magno è diretto da Mauro Trombetta. Solisti: Bianca Tognocchi (Leila), Insik Choi (Zurga), Oreste Cosimo (Nadir), recente Rodolfo di successo in Bohème a Torre del Lago Puccini e Alberto Rota (Nourabad).

Domenica 25 febbraio l’atteso appuntamento con la musica da film: in un programma di Stagione così ampio e articolato non potevano mancare le colonne sonore. Cosa sarebbe il celebre incipit di 2001: Odissea nello spazio senza le poderose note del poema sinfonico di Richard Strauss “Così parlò Zaratustra”? Come sarebbero i western (“italiani”, alla Sergio Leone) senza i commenti musicali di Morricone? Lo si potrà intuire ascoltando musiche che fanno parte ormai del patrimonio personale di ciascuno di noi; così anche per Nino Rota (Il Padrino), John Williams (Star Wars), Hans Zimmer (Pirati dei Caraibi) e tutti (o quasi) gli altri ancora. Dirige Ernesto Colombo.

Mercoledì 27 marzo la “serenata”, genere musicale spensierato, sarà il tema conduttore del concerto. Dalla dolcezza di Elgar si passa al sublime Ciaikowskji, per arrivare al giovane compositore Cosimo Caravani, che dirigerà il concerto, oltre ad essere il solista di una delle due sue composizioni inserite nel programma: Due scene di serenata e, in prima esecuzione assoluta, la Serenata nordica, dedicata all’Orchestra Antonio Vivaldi.

Domenica 21 aprile, il concerto omaggio a Sergej Rachmaninov nel 150° dalla nascita si aprirà con il riflessivo Fratres, scritto dall’estone Arvo Pärt, uno dei più interessanti compositori viventi. Poi, avanti tutta con Rachmaninov: le Danze sinfoniche per orchestra e uno dei suoi Concerti per pianoforte e orchestra, notoriamente di impervia esecuzione. A dettarne la scelta sarà il vincitore del Concorso Pianistico “Rachmaninov 2024”, indetto dall’Orchestra Vivaldi, insieme agli “Amici delle Musica” e da “Piano Friends” di Milano. Dirige il giovane ma già affermato Adam Xichox.

Lunedì 20 maggio, concerto di fine stagione. Lorenzo Passerini chiuderà con una triplice proposta. La prima è l’ouverture da La vedova allegra di Lehar in una versione scritta nel 1940, da lui dedicata ai Wiener Philharmoniker. La Sinfonia Scozzese di Mendelssohn darà invece la possibilità di assaporare suggestive atmosfere romantiche. Infine, di Francis Poulenc, verrà eseguito lo scoppiettante Concerto campestre per clavicembalo e orchestra; Marco Cadario, musicista noto al nostro pubblico, sarà il solista.

 

 

 

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