Rifugio stregato

"Scrutai le cadenze distanti": moda, teatro e tradizione in scena a Palazzo Martinengo

Uno spettacolo-evento tra moda, teatro e gastronomia che unisce gli studenti di APF Valtellina, il Liceo Musicale "Pinchetti" e il progetto Teatro Incontro in un omaggio creativo al territorio e alla figura di Antonio Marras.

"Scrutai le cadenze distanti": moda, teatro e tradizione in scena a Palazzo Martinengo
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Lunedì 19 maggio la splendida corte di Palazzo Martinengo a Sondrio ospiterà Scrutai le cadenze distanti, uno spettacolo-evento realizzato dagli allievi di APF Valtellina in collaborazione con il Liceo Musicale "Pinchetti" di Tirano e il Progetto Teatro Incontro, con il patrocinio del Comune di Sondrio.

L’iniziativa rappresenta il momento culminante di un articolato progetto didattico e artistico che intreccia moda, teatro, tradizione locale e sperimentazione creativa.

Collaborazione

Al centro della performance, una retrospettiva dedicata al grande stilista Antonio Marras, il cui stile unico – tra arte, design e cultura popolare – ha ispirato la realizzazione di ben 28 outfit da parte degli allievi del settore moda. L’evento nasce anche grazie alla collaborazione con Confartigianato Imprese Sondrio, da anni partner di APF Valtellina nella formazione delle nuove generazioni, e con la stilista valtellinese Michela Chiecchi, che ha seguito la creazione di uno degli abiti finali insieme ai ragazzi delle classi terza e quarta moda.

I tessuti sono stati forniti da Marzotto Tessuti Sondrio, che ha messo a disposizione la pregiata lana di pecora Ciuta, frutto di un progetto di valorizzazione territoriale in collaborazione con Val3Ciuta e l’Università degli Studi di Milano, curatore del progetto Marco Paganoni. A rendere unica la sfilata sarà la narrazione teatrale ispirata alle leggende valtellinesi e ai fatti storici del Seicento.

La figura mitica del Gigiat, il leggendario fauno della Val Masino, sarà interpretato da Davide Tognoni e fungerà da narratore invisibile di storie e memorie, mentre Vittorio Lo Verso e alcuni studenti daranno voce a racconti e leggende popolari, tra cui la Caccia alle Streghe, il Sacro Macello e i misteri della Dama con la Spilla di Perla, del Centun di San Bello e della Serpe di Chiavenna.

Gli abiti

Gli abiti, arricchiti da dipinti, ricami, applicazioni e lavorazioni artigianali realizzate interamente a mano, saranno accompagnati da make-up e acconciature curate dagli allievi dei corsi di estetica e acconciatura, con l’aggiunta di preziosi dettagli artistici realizzati in collaborazione con il settore edile. Il risultato è una commistione di stili tra minimalismo e stravaganza, dove ogni uscita è pensata per dialogare con il corpo, lo spazio e la parola. Non mancherà un percorso gastronomico suggestivo, ideato dagli allievi dei corsi di cucina, pasticceria, sala bar e agricolo.

Rifugio stregato

Gli ospiti saranno guidati in un “rifugio stregato”, dove sperimentare sapori insoliti ispirati all’idea rustica del mangiare contadino valtellinese caratterizzato da pause brevi e dallo “spiluzzicare con le mai”. Ci saranno pani al sambuco e noci, pesto al tarassaco, formaggi artigianali, zuppe di Dumega, fino a dolci dagli abbinamenti inaspettati. Completano l’esperienza due drink speciali: il “Sangue di Gigiat”, una bevanda scura e intensa, e un secondo cocktail montato a mano in una zangola di larice, dal profumo di bosco e antiche tradizioni. A suggellare l’evento, una poesia inedita del poeta sondriese Giacomo Gusmeroli , dal titolo Il morticare a tardo inverno sull’alpeggio , scritta per l’occasione come omaggio alla sua terra. Un’esperienza corale che coinvolge più settori formativi, dunque, per offrire agli studenti l’opportunità di raccontarsi e raccontare, costruendo ponti tra passato e presente, tradizione e innovazione, arte e territorio.

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