La semestrale

Banca Popolare di Sondrio, utile record a 207,1 milioni nei primi sei mesi dell'anno

Il Ceo Pedranzini: "La tassazione degli extraprofitti ci ha sorpreso e restiamo in attesa della pubblicazione del Decreto, al fine di valutarne gli effetti sul bilancio della banca"

Banca Popolare di Sondrio, utile record a 207,1 milioni nei primi sei mesi dell'anno
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Utile netto record a 207,1 milioni di euro; forte crescita dell’attività bancaria che segna un +23%; 2,5 miliardi di nuove erogazioni a dimostrare il sostegno costante a famiglie e imprese. Un quadro al quale si aggiungono la solidità patrimoniale, l’attenzione all’integrazione dei fattori Esg nei principali processi di business e una significativa situazione di liquidità.

Sono i dati che emergono dalla semestrale della Banca Popolare di Sondrio approvata oggi, martedì 8 agosto 2023, dal Consiglio di Amministrazione presieduto da Francesco Venosta e illustrati da Mario Alberto Pedranzini, consigliere delegato e direttore generale.

Il Ceo Pedranzini: "La tassazione degli extraprofitti ci ha sorpreso"

Pedranzini che ha commentato con soddisfazione i risultati del bilancio al 30 giungo 2023: «Chiudiamo il semestre con un utile netto record pari a 207 milioni di euro, a conferma della nostra capacità di conseguire risultati particolarmente soddisfacenti, sostenendo famiglie e imprese del nostro territorio e facendo la nostra parte nelle varie fasi del ciclo economico. La Banca ha dimezzato il ricorso ai finanziamenti Bce e prosegue nella direzione di traghettare il business verso il nuovo equilibrio post-pandemia».

Il Ceo della Bps ha quindi aggiunto: «Migliorati gli indicatori di liquidità, la qualità degli attivi rimane alta, potendo contare su una conoscenza sempre più approfondita dei nostri clienti, pure attraverso strumenti sofisticati di analisi delle loro esigenze. Ci riferiamo in particolare alle filiere produttive e al relativo potenziale, ancora inespresso, pure in termini di sviluppo sui mercati internazionali, il tutto secondo le direttrici evolutive del nostro Piano industriale. Costante l’attenzione nei confronti dei mutuatari in difficoltà per l’aggravio delle rate conseguente al repentino aumento dei tassi. Abbiamo aderito al Codice di Corporate Governance, promosso da Borsa Italiana, avendo ormai allineato la nostra struttura alle migliori prassi di settore. Proseguiamo sulla strada della sostenibilità, con azioni concrete nel nostro lavoro quotidiano; sono più di 2.300 i prestiti resi possibili dal primo green bond, collocato ormai due anni fa, esperienza che contiamo di replicare nei prossimi mesi con una nuova emissione».

E sulla tassazione dei cosiddetti extra profitti realizzati dalle banche dopo l’innalzamento dei tassi di interesse (varata dal Consiglio dei Ministro nella serata di ieri, lunedì), Pedranzini ha concluso: «Siamo stati colti di sorpresa e restiamo in attesa della pubblicazione del Decreto, al fine di valutarne gli effetti sul bilancio della banca».

Banca Popolare di Sondrio, utile record a 207,1 milioni nei primi sei mesi

Tornando ai numeri della semestrale, come detto, l’utile è pari a 207,1 milioni e riflette il forte incremento dei proventi dell’attività bancaria caratteristica che si attestano a 621,9 milioni (+23,2% rispetto al 30 giugno 2022; margine di interesse +33,4% e commissioni nette +5,4%). milioni. Gli oneri per la stabilizzazione del Sistema bancario risultano pari a 40,9 milioni.

I finanziamenti verso clientela sono pervenuti a 33,300 miliardi, in lieve incremento (+0,8%) rispetto a fine 2022. Le erogazioni del periodo si sono attestate a circa 2,5 miliardi, in linea con le aspettative di Piano (3,1 miliardi le erogazioni del primo semestre 2022 di cui oltre 200 milioni assistiti da garanzia statale).

L’incidenza dei crediti deteriorati lordi, come sintetizzato dal Npl ratio lordo, si attesta al 4,2% (rispetto al 4,3% di dicembre 2022). Tenendo conto delle rilevanti coperture, l’incidenza delle esposizioni deteriorate nette si attesta all’1,7% (rispetto all’1,8% di dicembre 2022). Resta fermo l’intendimento della Bps di proseguire nel processo di derisking, anticipando gli obiettivi di Piano industriale.

La raccolta diretta da clientela risulta pari a 39,091 miliardi (+2,3% rispetto al 30 giugno 2022, -6,4% rispetto a fine 2022) e risente in particolare della contrazione della raccolta istituzionale e della tendenza della clientela a dirottare la propria liquidità verso altre forme di investimento. Escludendo la raccolta da investitori istituzionali l’aggregato evidenzia una sostanziale stabilità da inizio anno (-0,3%).
I ratios patrimoniali si confermano tra i più elevati nel confronto con le banche italiane sottoposte a vigilanza della Bce. Nella versione phased-in, il CET1 ratio e il Tier1 ratio si posizionano al 15,8%, mentre il Total Capital ratio risulta pari al 18,4%. In versione fully loaded i coefficienti segnano rispettivamente 15,7% e 18,3%.

Gli indicatori di liquidità, sia di breve (Liquidity Coverage Ratio) sia di medio periodo (Net Stable Funding Ratio), si posizionano ben al di sopra dei requisiti minimi regolamentari. Il Liquidity Coverage Ratio si è attestato al 169% (dal 155% del 31 marzo 2023 e dal 137% del primo semestre 2022) pure a fronte del rimborso della tranche del funding Tltro in scadenza a giugno (4,4 miliardi), il Net Stable Funding Ratio si posiziona al 129%.

Si conferma positivo il contributo apportato al risultato netto di Gruppo da parte delle società controllate e collegate. Di particolare rilievo i risultati economici conseguiti da Bps Suisse e Factorit che ammontano a complessivi 31,8 milioni a fronte dei 21,3 milioni del primo semestre 2022 (+49,1%).

I fattori Esg nei principali processi di business

Infine, ma non certo ultimo, il costante impegno nell’integrazione dei fattori Esg nei principali processi di business è ora testimoniato, tra l’altro, dall’utilizzo di uno Score Esg di controparte come fattore aggiuntivo a supporto degli organi deliberanti e a beneficio della procedura di pricing. L’agenzia indipendente di rating di sostenibilità Standard Ethics, nel mese di aprile a conclusione del processo di valutazione annuale, ha alzato l’Outlook da stabile a positivo confermando il Corporate Rating a EE e il Rating di lungo periodo a EE+. Tali giudizi consentono alla banca di ben figurare nel quadro delle valutazioni espresse dall’agenzia sulle banche italiane.

 

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