Dopo la zona rossa

I centri estetici valtellinesi ripartono in sicurezza

La presidente Nadia Muffatti: «Auguro a tutti i colleghi e le colleghe un buon nuovo inizio».

I centri estetici valtellinesi ripartono in sicurezza
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«Ci siamo! Si riapre dopo il secondo lockdown. Siamo pronte!!! I nostri centri rivivono, si riaccendono le luci, le cabine sono tutte perfettamente pulite, sanificate, calde, confortevoli, le candele accese, i profumi aleggiano nell’ambiente, abbiamo messo a punto tutti i preparativi per accogliere la nostra clientela, con uno speciale occhio di riguardo per la tutela della salute, quello che da sempre ci caratterizza e anche di più, e con la massima attenzione per il rispetto rigoroso delle normative vigenti, cosa che abbiamo sempre fatto con costanza». Le parole di Lara Rovaris, vicepresidente dell’Associazione Bellezza&Benessere della provincia di Sondrio attiva all’interno dell’Unione del Commercio e del Turismo e presieduta da Nadia Muffatti, riassumono in sintesi lo stato d’animo di quelle operatrici del settore che fanno della professionalità e del rigore il loro carattere distintivo. Riaprire una struttura dopo settimane di inattività non è semplice, soprattutto se il personale è numeroso. «Un lavoro che è possibile affrontare e implementare solo se vi sono passione, dedizione, spirito di sacrificio, predisposizione all’ascolto, grande rispetto per la clientela», sottolinea Lara Rovaris. «La nostra Associazione Bellezza&Benessere – spiega la presidente Nadia Muffatti – vuole essere un solido punto di riferimento per chi opera con rigore e massima serietà nel nostro campo. Uno dei nostri obiettivi è certamente farci conoscere, dando voce e spazio alle colleghe estetiste e al valore aggiunto che ciascuna può dare, portando la propria esperienza. Colgo l’occasione per augurare a tutte le colleghe e i colleghi un buon nuovo inizio!».

Non a domicilio

«Solo una struttura organizzata e non a domicilio – spiega Lara Rovaris, tornando su un tema molto caro all’Associazione Bellezza&Benessere - può garantire la Sicurezza con l’esse maiuscola, quella vera. Abbiamo rispettato le regole, abbiamo detto NO all’estetica a domicilio, NO all’abusivismo. Abbiamo confidato e continuiamo a confidare negli organi di controllo competenti perché con le loro verifiche facciano in modo di arginare il più possibile il lavoro sommerso e le sue conseguenze sulla nostra categoria. Certo, il momento è difficile per tutti, per tante attività indipendentemente dal fatto che siano individuali o con staff più o meno numerosi, ma la tutela per la nostra clientela ha la priorità su tutto e il senso civico di ogni individuo in questo momento deve prevalere».

Con ottimismo

Secondo la vicepresidente Rovaris i mesi di chiusura sia del primo sia del secondo lockdown sono praticamente irrecuperabili dal punto di vista dei mancati introiti economici. «Già alla prima riapertura si è cercato di ripianificare il lavoro - tutto su appuntamento - ed è quello che faremo anche ora, mettendoci tutto l’ottimismo e la grinta che ci vogliono. Amiamo il nostro lavoro!!! Ce la faremo tutti, supereremo questo momento difficile soprattutto se sul nostro territorio saremo capaci di aiutarci reciprocamente. Sempre di più ci si deve affidare ai nostri negozi, ai servizi che ci vengono offerti e che ci distinguono rispetto alla grande distribuzione. Dobbiamo essere consapevoli che, se le attività del territorio continueranno a vivere, tutti ne trarremo vantaggio: in termini di qualità della vita, di relazioni ed economicamente, con uno sguardo rivolto anche al futuro e alle opportunità di lavoro che i centri estetici e non solo possono offrire per le nuove generazioni».

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