scenario base e avverso

I risultati dello stress test confermano la solidità patrimoniale del gruppo Banca Popolare di Sondrio

Soddisfazione per l'istituto di credito valtellinese.

I risultati dello stress test confermano la solidità patrimoniale del gruppo Banca Popolare di Sondrio
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Il Gruppo Banca Popolare di Sondrio è stato sottoposto, insieme ad altre 41 banche dell’Eurozona, allo Stress Test 2023 condotto dalla BCE secondo una metodologia analoga a quella dell’esercizio svolto in contemporanea dall’EBA su un campione composto dai 57 istituti più significativi. Banca Popolare di Sondrio prende atto della comunicazione effettuata dalla BCE in merito all’esito dello Stress Test.

Due scenari macroeconomici

I due scenari macroeconomici presi a riferimento per la simulazione di base e quella avversa coprono un orizzonte temporale di 3 anni (2023-25). Mentre il primo ipotizza uno sviluppo normale degli affari, il secondo è caratterizzato da un significativo peggioramento delle tensioni geo-politiche internazionali e da un grave deterioramento del quadro economico, con previsioni di inflazione elevata e persistente e di vigorosi rialzi dei tassi di interesse prolungati nel tempo. Come nel passato, la prova di stress è stata condotta in una ipotesi di bilancio statico al 31 dicembre 2022, non tenendo conto degli effetti delle strategie aziendali e/o di iniziative gestionali future.

Nell’ipotesi di base, il Gruppo non palesa criticità in quanto continuerebbe a produrre utili significativi in grado sia di alimentare il patrimonio tramite autofinanziamento sia di remunerare il capitale apportato dagli azionisti.

Nello scenario avverso, si registra un’erosione di capitale primario alla fine del triennio 2023-25 tale da collocare il Gruppo sui valori mediani della fascia d’impatto compresa tra i 300 e i 599 punti base, in linea con la riduzione media registrata per le banche vigilate dalla BCE; il CET1 ratio al termine del periodo si posiziona nella parte alta dell’intervallo di valori compreso tra l’8% e l’11%. Tali risultati evidenziano un migliore posizionamento rispetto all’esercizio di Stress Test 2021, quando nello scenario sfavorevole l’impatto era compreso, seppure per un'entità minimale, nella fascia tra i 600 e i 899 punti base di capitale primario.

Il coefficiente di leva finanziaria nello scenario peggiore si attesta di poco al di sotto del 4% alla fine del triennio 2023-25, mostrando un’erosione più contenuta di quella rassegnata nella prova di stress del 2021. Nel complesso, i valori in commento testimoniano la presenza per BPS di margini significativi rispetto ai requisiti SREP e quindi la robustezza patrimoniale.

L’esercizio, nel confermare la resilienza del modello di business adottato, mette in luce la capacità del capitale disponibile di assorbire le perdite connesse a uno scenario ipotetico marcatamente sfavorevole.

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