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Il marchio “Prodotto di montagna” per valorizzare gli agriturismi

Approvata dal Consiglio regionale la Legge di Semplificazione 2020.

Il marchio “Prodotto di montagna” per valorizzare gli agriturismi
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Approvata dal Consiglio Regionale Lombardo la Legge di Semplificazione 2020 che contiene disposizioni per la razionalizzazione amministrativa, organizzativa e procedimentale degli interventi regionali nei vari ambiti d’intervento: istituzionale, economico, sanitario e territoriale. Approvato, inoltre, un emendamento alla medesima Legge presentato dal Consigliere regionale valtellinese Simona Pedrazzi che pone una particolare attenzione sull’utilizzo dei Prodotti di Montagna all’interno degli agriturismi lombardi, penalizzati dal fatto di non poter far rientrare alcuni dei loro prodotti, benché propri della loro azienda agricola, nella percentuale stabilita dalla Legge.

“Prodotto di montagna”

In particolare - spiega Pedrazzi - durante l’ultimo anno, la Legge regionale sugli agriturismi è stata oggetto di diversi interventi normativi, con l’obiettivo di aumentare la caratterizzazione territoriale dell’attività agrituristica, enfatizzando nel contempo anche il ruolo preponderante dell’agricoltura nel contesto dell’agriturismo. Ma tali modifiche lasciavano ancora aperti dei capitoli, tra cui quello che imponeva agli agriturismi di utilizzare, in percentuali variabili tra le aziende situate in collina o in pianura e quelle in zone svantaggiate di montagna, una parte di prodotti propri o acquistati da altre aziende agricole. Questa fase, è stata parzialmente superata, consentendo agli agriturismi di avvalersi di prodotti, al di là del luogo di acquisto, purché a marchio lombardo DOP, IGP, ecc. ma lasciava comunque la criticità per gli agriturismi localizzati in zone di montagna, di dover reperire prodotti a marchio lombardo. Proprio per colmare questo aspetto, penalizzante per molte strutture, ho presentato l’emendamento approvato oggi, raccogliendo la sfida di chiudere finalmente il cerchio della revisione normativa degli agriturismi. L’emendamento infatti, punta sull’affermazione del marchio “Prodotto di montagna” riconosciuto in Italia dal 2017, ma ancora poco conosciuto nell’arco alpino, permettendo gli agriturismi operanti nelle zone di montagna di utilizzare per l’80% dei prodotti impiegati nella loro attività, anche prodotti ad indicazione facoltativa “prodotto di montagna”. Questa indicazione, è specificatamente nata con l’intento di favorire la creazione e l’affermazione di filiere sinergiche e valorizzare prodotti, di elevatissima qualità, che si producono in montagna garantendone la provenienza e la tracciabilità, il tutto con procedure di riconoscimento più snelle e veloci.

La sfida - conclude Pedrazzi - può essere vinta creando delle filiere corte, cioè direttamente dalla terra alla tavola, tra gli attori del comparto agricolo che lavorano e vivono nelle terre alte. Sarà mia premura incentivare e valorizzare il marchio “Prodotti di Montagna” in sinergia con i piccoli produttori, rimanendo disponibile ad ogni confronto utile a raggiungere questo ambizioso obiettivo”.

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