Quadro economico in miglioramento per le aziende lecchesi e valtellinesi. Parola di Confindustria

I dati dell’Osservatorio Congiunturale relativo al secondo semestre 2017, realizzato dai Centro Studi di Confindustria Lecco e Sondrio delineano un quadro tendenzialmente positivo.

Quadro economico in miglioramento per le aziende lecchesi e valtellinesi. Parola di Confindustria
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Quadro economico in miglioramento per le aziende lecchesi e valtellinesi. Parola di Confindustria

Aziende lecchesi e valtellinesi

I dati dell’Osservatorio Congiunturale relativo al secondo semestre 2017, realizzato dai Centro Studi di Confindustria Lecco e Sondrio e Unindustria Como, delineano INFATTI  un quadro tendenzialmente positivo. Gli indicatori riguardanti domanda, attività produttiva e fatturato mostrano omogeneamente un incremento che interessa entrambi gli orizzonti temporali di riferimento. Le imprese di Lecco e di Sondrio delineano un quadro completamente sovrapponibile. L’indicatore associato alla produzione risulta in aumento sia sul fronte tendenziale (4,3%), sia sul versante congiunturale (3,7%). La valutazione sull’impiego della capacità produttiva descrive un incremento rispetto ai primi sei mesi del 2017, con un dato medio che si attesta a quota 75,8%. Anche nel caso delle previsioni per i primi sei mesi del 2018 è indicata crescita (+2,9%).

Il presidente di Confindustria Lecco Sondrio

“I dati rilevati a livello territoriale confermano il quadro in miglioramento delineato dal Centro Studi Confindustria – commenta il Presidente di Confindustria Lecco e Sondrio, Lorenzo Riva. Già negli ultimi mesi, infatti, il sentiment espresso dai colleghi imprenditori delineava una fase positiva per le imprese del territorio, soprattutto grazie all’export e con un incremento dell’attività produttiva”. “Questi risultati devono adesso essere consolidati e il sistema produttivo sta mettendo in campo tutte le sue energie – continua Lorenzo Riva. Serve però un contesto di sistema Paese dove la questione industriale sia al centro dell’agenda politica. Proprio per questo Confindustria ha organizzato le sue Assise Generali: un importante appuntamento di condivisione e di proposta per definire insieme la nostra idea di futuro dell’Italia, in programma a Verona il 16 febbraio”.

 

Materie prime

 

I costi sostenuti dalle aziende delle tre province per l’approvvigionamento delle materie prime nel secondo semestre 2017 risultano in crescita ma non fanno emergere particolari criticità. Nel confronto con i listini del corrispondente semestre del 2016 si registra una variazione tendenziale del +4,4%; il dato congiunturale misurato rispetto alla prima metà del 2017 si attesta invece a +3,1%. Esistono differenze a livello settoriale: nel caso delle imprese metalmeccaniche le variazioni risultano più marcate rispetto a quelle registrate dalle imprese tessili e dalle realtà degli altri settori (anche per effetto dell’eterogeneità delle produzioni considerate). L’incidenza media delle materie prime sul totale dei costi si attesta al 37%.

I dati esaminati sono confermati anche per il campione delle imprese lecchesi e sondriesi.
Fatturato

Le vendite delle imprese di Lecco, Sondrio e Como risultano in crescita, coerentemente con le dinamiche assunte dagli ordini e dall’attività produttiva. La variazione tendenziale rispetto al semestre luglio-dicembre 2016 si attesta a +5,4% mentre il confronto con i primi sei mesi del 2017 rivela un incremento del +2,4%, dato che conferma pienamente le previsioni formulate in occasione della precedente edizione dell’Osservatorio (+2,1%). Le ipotesi per l’andamento del fatturato nella prima metà del 2018 confermano il quadro positivo registrato a fine 2017: la variazione media attesa risulta pari a +3,4%.e degli Stati Uniti. I giudizi sull’andamento delle vendite nel trimestre ottobre-dicembre 2017 risultano prevalentemente improntati alla crescita, sia per quanto riguarda il mercato nazionale (41,1%), sia nei confronti dell’export (48,6%).

Credito

Non si rilevano particolari criticità sul versante dei rapporti tra le imprese dei tre territori e gli Istituti di credito, ma lo stesso scenario è rilevabile per il campione delle realtà lecchesi e sondriesi. Per quanto riguarda le spese e le commissioni bancarie, la richiesta di garanzie e tassi, si rilevano condizioni stabili per l’82,7% del campione, un peggioramento per l’8,3% mentre una situazione più favorevole per il restante 9%. Considerando invece la disponibilità da parte degli Istituti ad attivare nuove linee di credito o ad espandere quelle già in essere è riscontrabile una maggior apertura per circa un caso su quattro (23,4%), una situazione stabile per il 69,6% e un peggioramento nel restante 7%.

Occupazione

I giudizi formulati dalle imprese di Lecco, Sondrio e Como riguardo l’andamento occupazionale tracciano un quadro in cui prevale la stabilità, indicata da quasi tre imprese su quattro (72,5%). In caso di variazione, risultano però più diffuse le indicazioni di aumento dei livelli occupazionali (17,7%) rispetto a quelle di diminuzione (9,8%). Sul versante previsionale per i primi sei mesi del 2018 le imprese delineano uno scenario sovrapponibile a quanto appena descritto: il giudizio prevalente si conferma essere la stabilità ed è ancora rilevabile una maggior incidenza delle indicazioni di crescita rispetto a quelle di diminuzione.

Lo scenario occupazionale per le imprese lecchesi e sondriesi risulta maggiormente improntato all’espansione dei livelli rispetto a quanto esaminato a livello congiunto. A fianco dei giudizi di stabilità, comunicati dal 64,5% delle aziende, oltre un’impresa su quattro (27,1%) segnala infatti una crescita della forza lavoro, mentre l’indicazione di diminuzione incide in maniera residuale (8,4%). Le ipotesi per la prima metà del 2018 confermano lo scenario appena delineato.

 

 

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