Rilancio di Melavì, c'è un piano

Ottimizzare i costi per garantire maggiore remunerazione ai soci

Rilancio di Melavì, c'è un piano
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C'è un piano industriale per il rilancio di Melavì. La cooperativa punta a far crescere la remunerazione per i soci.

Rilancio di Melavì: la svolta

Tempo, fiducia e voglia di migliorare ancor di più la qualità delle mele conferite alla cooperativa. Oltre all'eliminazione di tutte le diseconomie. Questi i cardini del piano industriale varato da Melavì e già operativo. I frutti però si vedranno nei prossimi mesi. A realizzarlo il presidente Bruno Delle Coste e il suo consiglio. Con il direttore Luigi Pignataro. Il piano è stato apprezzato dalle banche, che hanno dato fiducia ai vertici della cooperativa. Ma alcuni soci la stanno abbandonando.

Il piano industriale

"Lo scorso anno - spiega Pignataro - Melavì ha aumentato il fatturato di circa un milione di euro. E raddoppiato il valore dei prodotti lavorati. Ma questo non ha avuto le ripercussioni attese sul bilancio. E’ chiaro che qualche problema c’era. Abbiamo lavorato principalmente su due fronti: la riduzione delle spese e una migliore organizzazione aziendale. Un esempio è legato alle consegne. Grazie agli accordi con i buyer della grande distribuzione siamo riusciti a diminuire il numero delle consegne. Se spediamo un bilico pieno di mele anziché tre camion è chiaro che facciamo subito un risparmio. Non potevamo intervenire sui contratti con i clienti, visto che erano già stati firmati. E quando la grande distribuzione fa un prezzo, cambiarlo è poi impossibile".

Il nuovo centro di lavorazione a Tovo

"Fino a oggi, nonostante la fusione delle tre cooperative, non erano mai state attuate politiche industriali finalizzate all’ottimizzazione dei processi - insiste Pignataro - Così è nata l’esigenza di creare un’unica sala di lavorazione a Tovo. Era un progetto che anche prima era stato pensato, ma mai affrontato perché i costi stimati erano di circa tre milioni di euro. Noi l’abbiamo fatto con un investimento di 380mila euro. E questo, ne sono sicuro, darà risultati importanti".

Le aspettative del presidente

"Il mio mandato è di tre anni, uno è quasi passato - commenta il presidente Delle Coste - E al termine spero di veder messo in pratica quanto prevede il piano industriale. Che ha un unico scopo: aumentare la redditività per garantire ai soci conferitori una giusta remunerazione. Molti sono andati via. Li capisco. L’esodo era già cominciato prima del nostro insediamento e in questo periodo è continuato. Chiedo un po’ di pazienza. Stiamo lavorando con impegno e abbiamo delineato le linee in cui operare. I frutti arriveranno con l’impegno e il sacrificio di tutti".

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