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In attesa della banda ultralarga arriva la Solidarietà Digitale

Servizi gratuiti per imprese e famiglie per fronteggiare l’emergenza Coronavirus. E sullo sfondo ci sono i voucher e la loro possibile distribuzione entro l’estate

In attesa della banda ultralarga arriva la Solidarietà Digitale
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Al via l’iniziativa Solidarietà Digitale ed ognuno di noi potrà approfittarne. Il Coronavirus sta cambiando le nostre vite, favorendo anche una corsa alla digitalizzazione, sia nell’ottica delle famiglie che delle imprese. E allora, in attesa che si sblocchi la situazione sulla banda ultralarga, il Ministero per l’innovazione tecnologica e la Digitalizzazione, con il sostegno di AgID, ha lanciato il piano Solidarietà Digitale. Si tratta di una serie di servizi gratuiti e soluzioni innovative messa a disposizione da imprese e associazioni, per altre imprese e i cittadini. L’obiettivo è spronare la digitalizzazione, facendo in modo che sia a supporto di ciascuno di noi in questo momento di emergenza.

Comunicazione e smart working con Solidarietà Digitale

Anche Vodafone ha aderito all’iniziativa Solidarietà Digitale, rimuovendo in automatico le soglie di traffico voce e dati su tutto il territorio nazionale. Comunicazione senza limiti quindi, per un’agevolazione che interessa anche le SIM dedicate a partite IVA e imprese. Via libera al contatto telefonico con colleghi, clienti e fornitori, favorendo allo stesso tempo le necessarie attività di smart working. Il punto focale è proprio quest’ultimo: nelle ultime settimane è cresciuto ancora di più il bisogno di connessioni stabili e veloci. Oggi è sotto gli occhi di tutti che servano ad insegnanti e studenti, impegnati nelle forme sperimentali della didattica a distanza. Ma anche alle imprese, ai lavoratori dipendenti e ai professionisti, ossia a tutte le categorie interessate dal telelavoro per fronteggiare l’emergenza sanitaria. Più che mai è evidente la necessità che le risorse destinate ai voucher per la banda ultralarga siano sbloccate.

L’avvento della banda ultralarga

Analizziamo la situazione. Il nulla osta del Governo, attualmente impegnato su altri fronti come tutti sappiamo, non è ancora arrivato. Da diversi mesi si discute su come ripartire le risorse messe a disposizione dall’Europa. Il principale attore è il COBUL (Comitato per la diffusione della Banda Ultralarga): vi partecipano la Presidenza del consiglio dei ministri, l’AgID, il Ministero dello sviluppo economico e Infratel. Il ragionamento verte su 1,3 miliardi di euro da erogare, secondo precise modalità e tempistiche. Questa somma è da dividere fra 4mila istituti scolastici, 500 centri per l’impiego, quasi 4 milioni di piccole imprese con meno di 250 dipendenti e nuclei famigliari con un ISEE inferiore ai 20mila euro. Le somme saranno ripartite tramite dei voucher che andranno a finanziare la sottoscrizione di abbonamenti ai servizi digitali nell’ambito della banda ultralarga.

Contributi e servizi interessati

Al momento si parla di un contributo individuale di 5mila euro per scuole e centri per l’impiego, 3mila euro per le attività produttive e fino a 300 euro per le famiglie. L’intento di tutto ciò è molto chiaro: contribuire all’adozione di prodotti e servizi destinati a migliorare la qualità dei sistemi di connettività in fibra ottica. Resta da capire quali saranno i servizi interessati dalle agevolazioni. Si può dire con certezza che rientreranno le connessioni in fibra ottica FTTH, mentre permangono più dubbi per le connessioni di tipo FWA su 5G. Dovremmo saperne di più entro l’estate, durata dell’emergenza permettendo. In ogni caso questa situazione straordinaria che stiamo vivendo ha fatto capire anche ai più scettici l’importanza di poter contare su connessioni veloci e stabili. Oltre che di ridurre il gap infrastrutturale maturato nei confronti degli altri paesi europei.

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