Sondrio, preoccupazione per le Province

Scalia riceve i sindacati, Crosio attacca Delrio

Sondrio, preoccupazione per le Province
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I sindacati dal prefetto e le parole di Crosio

Sondrio, preoccupazione per le Province

Oggi, 6 ottobre, il prefetto di Sondrio Giuseppe Mario Scalia, ha ricevuto le organizzazioni sindacali C.G.I.L., C.I.S.L. e U.I.L. unitamente alle R.S.U. dell’amministrazione provinciale di Sondrio. Insieme hanno rappresentato la gravissima situazione riguardante le province della Regione Lombardia. In particolare, è stato evidenziato che, negli ultimi anni, la scadenza dei termini per l’approvazione dei bilanci degli enti locali convive con la problematica di conciliare la crisi finanziaria con la garanzia di fornire i servizi alla cittadinanza.

Vincoli di bilancio

I vincoli di bilancio, infatti, determinano tagli economico-finanziari e l’incremento del prelievo fiscale e la riduzione dei servizi a favore dei cittadini. I tagli economici si riverberano, soprattutto, sui dipendenti dell’ente che soffrono la decurtazione dei salari e la riduzione degli organici. Il prefetto, nel condividere le preoccupazioni delle Organizzazioni sindacali, ha assicurato che la problematica sarà rappresentata al Capo di Gabinetto del Ministro dell’interno.

Il commento del senatore Jonny Crosio

"Una riforma che non ha capo né coda, decisa senza considerare le necessità di enti che, malgrado il declassamento, mantengono competenze importanti, a cominciare dalla manutenzione di strade ed edifici scolastici. I drastici tagli operati in questi anni, oltre 21 miliardi di euro in sei anni secondo uno studio del Senato, hanno causato la diminuzione degli interventi e l’aumento dei rischi per i cittadini che, di fatto, risultano i più penalizzati dalla riforma Delrio".

La critica

"Infatti gli elettori, bocciando la riforma costituzionale, hanno detto no anche all’abolizione delle Province che rimangono però enti di area vasta, delegittimati e senza soldi. Una situazione che è stata evitata a Sondrio solo grazie ai fondi del demanio idrico ormai in larghissima parte utilizzati non più per i grandi progetti, bensì per la gestione ordinaria". Così il senatore Jonny Crosio. "Alle proteste degli amministratori, che più volte hanno chiesto al governo fondi per sistemare strade ed edifici scolastici, si uniscono ora quelle dei dipendenti, testimoni dello sfacelo".

 

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