Misura controversa

Assemblea internazionale dei lavoratori frontalieri: unità sindacale contro la tassa sulla salute

L'Assemblea ha iaffermato la necessità di proseguire con una mobilitazione unitaria per tutelare i diritti acquisiti e migliorare ulteriormente le condizioni delle lavoratrici e dei lavoratori frontalieri.

Assemblea internazionale dei lavoratori frontalieri: unità sindacale contro la tassa sulla salute
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Il 15 febbraio 2025 si è tenuta a Varese l'Assemblea internazionale delle lavoratrici e dei lavoratori frontalieri, convocata dalle organizzazioni sindacali italiane e svizzere CGIL, CISL, UIL, UNIA, VPOD, SYNDICOM, OCST e SYNA. L'incontro rappresenta un'importante tappa della mobilitazione sindacale unitaria per contrastare l'introduzione della tassa sulla salute a carico dei "vecchi" frontalieri e per rivendicare il pieno rispetto delle normative interne ed internazionali a tutela dei lavoratori frontalieri attivi e pensionati.

Misura controversa

La Legge 83/2023, recependo l'accordo italo-svizzero, ha salvaguardato la tassazione esclusiva in Svizzera per i "vecchi" frontalieri, consentendo all'Italia di continuare a incassare il 40% delle loro imposte. Tuttavia, la Legge Finanziaria 2024 ha introdotto una misura controversa, imponendo ai frontalieri e ai loro familiari a carico il pagamento di una tassa sanitaria pari al 3-6% della retribuzione netta, nonostante abbiano già contribuito a tale servizio.

Parallelamente, se da un lato è stato ottenuto per legge l'innalzamento della NASpI nei primi tre mesi di disoccupazione, equiparandola a quella svizzera, dall'altro l'attuazione della norma non è stata garantita, causando un danno economico ai lavoratori licenziati. Le organizzazioni sindacali denunciano una serie di atti contraddittori e unilaterali da parte del Governo italiano, che rischiano di compromettere anni di negoziati volti a migliorare le condizioni dei frontalieri.

Principali criticità

L'Assemblea ha dunque ribadito l'importanza di affrontare le principali criticità ancora irrisolte, tra cui:

  • Abolizione della tassa sulla salute per i "vecchi" frontalieri - La norma introdotta dalla Finanziaria 2024 rappresenta una forma di doppia imposizione e appare in contrasto con l'Accordo tra Italia e Svizzera sulla tassazione dei frontalieri. Inoltre, presenta evidenti elementi di incostituzionalità. In assenza di una sua cancellazione, le organizzazioni sindacali si impegnano a portare la questione davanti alla giustizia per sollevare il dubbio di legittimità costituzionale.
  • Discussione delle criticità presso il Tavolo interministeriale - Tra i punti da affrontare con urgenza vi sono l'attuazione della nuova NASpI prevista dalla Legge 83/2023 e la modifica dell'attuale normativa sull'assegno unico e universale, che penalizza i lavoratori frontalieri e ha già portato l'Italia sotto procedura d'infrazione da parte della Commissione Europea.
  • Riequilibrio delle risorse derivanti dai ristorni fiscali - L'Assemblea chiede la ricostituzione di un corretto rapporto tra l'uso delle risorse dei ristorni fiscali e l'erogazione dei servizi ai Comuni di frontiera, nonché la definizione di nuovi investimenti socioeconomici sul territorio. Tale modello, consolidato grazie al contributo delle Comunità locali e approvato all'unanimità dal Parlamento, è stato compromesso da recenti interventi legislativi giudicati incoerenti e dannosi.

Grazie alla mobilitazione sindacale e dei lavoratori, sono stati ottenuti importanti risultati, come la garanzia di un regime fiscale equo per i frontalieri non frontalisti di Sondrio e per i nuovi frontalieri residenti nei 72 Comuni di fascia finora non riconosciuti. Inoltre, è stata finalmente convocata la prima riunione del Tavolo interministeriale per la definizione di uno Statuto dei lavoratori frontalieri, a oltre un anno dalla sua istituzione.

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