Case popolari vuote, famiglie in attesa: in provincia di Sondrio 414 alloggi sfitti
Il Partito Democratico denuncia l’emergenza abitativa: mancano strategia, fondi e visione. In Lombardia oltre 38.000 alloggi ERP restano inutilizzati, mentre cresce la sofferenza sociale.

Sono ben 414 gli alloggi popolari sfitti in provincia di Sondrio: 322 di proprietà di ALER Bergamo–Lecco–Sondrio e 92 dei Comuni locali. Il dato, definito "allarmante" da Michele Iannotti, segretario provinciale del Partito Democratico, fotografa una realtà fatta di carenze strutturali e di assenza di una vera politica abitativa.
"È la conferma – afferma Iannotti – della totale mancanza di una strategia regionale in materia di edilizia residenziale pubblica".
Dietro i numeri, un patrimonio bloccato
Il dettaglio sugli alloggi ALER fa emergere l'entità del problema: 88 sono liberi e non ancora assegnati, 83 sono inutilizzabili per carenze manutentive, 71 in attesa di ristrutturazione, 25 destinati a valorizzazione o vendita, mentre 55 si sono appena resi disponibili per l’assegnazione.
"Intanto – denuncia Iannotti – centinaia di famiglie in Valtellina e Valchiavenna restano in attesa da mesi, se non da anni, di una casa dignitosa".
Un fallimento che riguarda tutta la Lombardia
A livello regionale la situazione è ancora più critica. Pierfrancesco Majorino, capogruppo del PD in Consiglio regionale e responsabile nazionale per il Diritto alla casa, parla senza mezzi termini di “fallimento strutturale”.
Secondo i dati raccolti dal gruppo PD in Regione Lombardia, nel 2024 sono oltre 38.000 gli alloggi ERP sfitti, 5.600 in più rispetto al 2023. Una parte significativa – oltre 15.000 – è di proprietà comunale, spesso in carico a piccoli enti senza fondi né strumenti per intervenire.
Regione e Governo nel mirino
Majorino accusa la giunta Fontana di gestione "ordinaria e miope" del patrimonio pubblico. “
Solo interventi sporadici e di facciata – dichiara – senza alcun supporto ai Comuni o una cabina di regia regionale”.
A questo si aggiunge il silenzio del governo Meloni, che, secondo il PD, non solo non affronta la questione, ma taglia risorse fondamentali.
"Per il 2025 – osserva Iannotti – sono stati destinati appena 2,8 milioni di euro alla Lombardia, cifra insufficiente per intervenire su più di 200 alloggi".
Comuni lasciati soli e fondi azzerati
Il taglio ai finanziamenti ha colpito duramente anche i fondi per l’affitto e la morosità incolpevole, che risultano completamente azzerati. Le ricadute più gravi si registrano nei Comuni più piccoli, costretti a usare risorse proprie o a tagliare altri servizi sociali.
"È quanto sta già accadendo anche in provincia di Sondrio", sottolinea Iannotti, che denuncia una gestione che penalizza i territori più fragili.
La proposta del PD: piano straordinario e comitato in Prefettura
Per affrontare la crisi, Majorino rilancia la proposta di un Piano straordinario per il recupero dell’edilizia pubblica, sia a livello regionale che nazionale. Il PD chiede anche la creazione di un Comitato interistituzionale in Prefettura, per un confronto coordinato tra i Comuni. Tra le proposte anche lo stanziamento di fondi mirati per i Comuni sotto i 100mila abitanti, da presentare in sede di bilancio di assestamento.
Risposte concrete
"Anche in provincia di Sondrio – conclude Iannotti – servono più risorse, personale tecnico e rapidità gestionale". L’obiettivo è ridare centralità al diritto alla casa, oggi completamente ignorato. "La Valtellina e la Valchiavenna – afferma – devono uscire dal ruolo di spettatrici di un fallimento e diventare protagoniste di un vero Piano casa, basato su risposte concrete, risorse adeguate e tempi certi".