Il caso

Covid-19, Del Barba: "Su turismo invernale servono chiarezza e regole certe"

Il deputato di Italia Viva: "Preoccupa l'incertezza in cui si sta lasciando un'intera parte del Paese: mentre gli operatori stanno investendo, rassicurati dai protocolli, per essere pronti a fornire ai cittadini gli stessi servizi di cui usufruiranno in città, si profila una sorta di lockdown per le sole stazioni turistiche".

Covid-19, Del Barba: "Su turismo invernale servono chiarezza e regole certe"
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"Sconcertano le notizie che trapelano circa le intenzioni del Governo italiano per il turismo invernale. Nessuno ha mai richiesto aperture indiscriminate dello sci: una bugia che serve solo a screditare un intero mondo. Quello che è certo è che servono parole di chiarezza, una volta per tutte". Lo affermano i deputati di Italia Viva Mauro Del Barba e Silvia Fregolent.

Turismo invernale: "Si crea solo confusione"

"Sono state approvate - proseguono - delle precise linee guida con forti restrizioni per gli impianti: ci si aspetterebbe a questo punto che, come abbiamo già fatto per altri settori: le scuole, i parrucchieri, gli estetisti, il commercio. Ci si cimentasse nel perfezionamento di queste regole o piuttosto si dicesse subito ed in maniera inequivocabile se vi è un accordo politico internazionale o peggio un pregiudizio politico. A cosa servono le regole se non ad applicarle? Altrimenti si potrebbe essere indotti a pensare che sono solo l'occasione per aumentare i tavoli di discussione e creare una confusione utile a celare una incapacità di gestione. Preoccupa l'incertezza in cui si sta lasciando un'intera parte del Paese: mentre gli operatori stanno investendo, rassicurati dai protocolli, per essere pronti a fornire ai cittadini gli stessi servizi di cui usufruiranno in città, si profila una sorta di lockdown per le sole stazioni turistiche. Non si vuole riconoscere che la chiusura degli impianti terrà interi paesi chiusi, che si consentano o meno aperture parziali e sicure. Parliamo di decine di migliaia di lavoratori, centinaia di migliaia di cittadini che subiranno più di altri una decisione che al momento risulta incomprensibile e che comunque non può più essere rinviata. Ora servono chiarezza e trasparenza e una grande consapevolezza dei problemi del comparto alpino".

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